domingo, 21 de junho de 2020

Inter bella a metà, Sampdoria battuta con onore: Conte può ancora sognare lo Scudetto

Antonio Conte, tecnico dell'Inter, alla vigilia del match contro la Sampdoria, ha caricato a suo modo i suoi: "Se vinciamo, andiamo a 6 punti dalla vetta. Non mi sembrano tanti". La compagine blucerchiata cerca a San Siro dei punti fondamentali per la salvezza. Il coach nerazzurro punta ancora sul 3-4-1-2. Eriksen, autore di una ottima gara contro il Napoli, gioca da trequartista dietro le due punte. Ranieri, orfano di Fabio Quagliarella, vara il 4-4-2 con Ramirez e La Gumina in avanti.

L'ATMOSFERA - Lo stadio San Siro è vuoto, colpisce vederlo così, senza spettatori. Dopo uno stop così lungo a causa della emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus, c'è una voglia pazzesca di scendere in campo. Si scorge in modo palese l'emozione sui volti dei calciatori. Non vogliamo cadere in una retorica spicciola, ma il ritorno del calcio è un segnale importante per tutti, si va verso la tanto agognata normalità. Conte è determinato e feroce come sempre, come lo avevamo lasciato prima dello stop del campionato. Ranieri, con il solito stile British, prova a dare serenità ai suoi. Ma è inutile fingere, gli occhi dell'ex Leicester parlano chiaro: sembra un bambino a cui hanno restituito il pallone, il suo gioco preferito.

PRIMO TEMPO - Antonio Conte ha gli uomini contati a centrocampo. Assenti Brozovic e Sensi, il coach salentino chiede ai suoi una prova di orgoglio dopo la cocente eliminazione in semifinale di Coppa Italia contro il Napoli. I nerazzurri non risentono delle assenze, anzi. La coppia di centrali di centrocampo - formata da Gagliardini e Barella - assicura geometrie ed interdizione. Il pallone viaggia veloce, i nerazzurri cercano di giocarlo sempre. Encomiabile lo spirito di sacrificio di Candreva, un trottolino sulla fascia destra. C'è una sola squadra in campo, l'Inter. La Sampdoria subisce passivamente le iniziative della compagine di Conte. Non meraviglia affatto se il tabellino, dopo 33 minuti dall'inizio del match, segna il seguente risultato: Inter 2 Sampdoria 0. Lukaku prima e Lataro Martinez dopo mettono subito una ipoteca sul match. I due attaccanti si trovano alla perfezione.


Eriksen si fa apprezzare per la sua grande qualità tecnica. Dopo un primo periodo difficile a Milano, l'ex Tottenham sembra ormai il padrone assoluto del centrocampo nerazzurro. Tocchi di prima, giocate di classe, visione periferica: il danese è una spina nel fianco della malcapitata difesa degli avversari.
SECONDO TEMPO - L'Inter, forse paga del doppio vantaggio oppure in debito di ossigeno dopo una prima frazione di gioco interpretata a ritmi elevatissimi, abbassa il proprio baricentro e si limita a contenere gli avversari. La Sampdoria trova il goal dell'1-2 con Thorsby e prende coraggio. La compagine di Claudio Ranieri cerca di imbastire trame offensive di una certa pericolosità, l'Inter è in affanno. Conte è preoccupato. Chiede ai suoi di giocare con la giusta intensità. Il coach salentino sa che è una partita da non sbagliare, perdere punti contro la Sampdoria significherebbe quasi sicuramente dare addio anche al sogno Scudetto. L'Inter, pur non impressionando, ha il merito di non concedere palle goal agli avversari. La squadra di Conte non è al meglio della condizione fisica, non può esserlo, ma regge la forza d'urto degli attaccanti della Sampdoria. I nerazzurri portano a casa la vittoria e questa è la notizia più importante. Inter bella solo per 45 minuti, ma basta per battere questa Sampdoria...


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