quarta-feira, 29 de abril de 2020

FIGC, Gravina: "Io non firmerò mai per bloccare il calcio italiano, sarebbe la sua morte"

Il tema della ripresa della Serie A e della sua possibile conclusione resta più che mai spinoso, le voci in merito sono numerose e vanno in direzioni spesso contrastanti tra loro. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è tornato a parlare e lo ha fatto durante il meeting online "Crescere insieme".


Queste le sue parole: "Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con 'è finita' dico che, finché sarò Presidente della Figc, non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano" riporta calciomercato.com.


Il rischio dello scontro col Governo è dietro l'angolo: "Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga, io rispetterò sempre le regole. Ogni giorno devo rintuzzare attacchi e la gente non capisce o fa finta di non capire. Ribadisco ancora una volta il concetto: io la firma su un blocco del campionato non la metterò mai". Gravina ha infine spiegato che il danno economico di uno stop totale porterebbe una perdita superiore ai 700 milioni di euro per il sistema calcio, una prospettiva insostenibile che pone di fronte a riflessioni necessarie.

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