ROMA-JUVENTUS 0-0
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini (73' Gonalons), De Rossi (82' Strootman), Nainggolan; Ünder (81' Schick), Dzeko, El Shaarawy. All. Di Francesco
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Barzagli, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic; Bernardeschi (67' Douglas Costa), Dybala, Mandzukic (82' Bentancur); Higuain. All. Allegri
Espulsi: 68' Nainggolan
La Juventus è campione d'Italia. Ai bianconeri basta un pari in casa della Roma per festeggiare il 34^ scudetto della propria storia, il 7° consecutivo e il quarto con Max Allegri in panchina. Termina senza reti il big match dell'Olimpico, dove la Juve ha badato più a non prendere rete che a tentare di farla, consapevole che sarebbe bastato un punto per rendere aritmetico ciò che era ormai scontato una settimana fa, quando Dybala e compagni avevano allungato a +6 sul Napoli, fermato in casa dal Torino. I giallorossi invece, grazie al ko interno dell'Inter contro il Sassuolo, sono arrivati alla sfida già certi di partecipare anche l'anno prossimo in Champions, con l'unico obiettivo - ora rimandato all'ultima giornata dopo lo 0-0 di oggi - di finire in classifica al terzo posto davanti ai cugini della Lazio. La squadra di Di Francesco si è fatta preferire ai bianconeri, soprattutto nel primo tempo quando l'aggressività dei centrocampisti ha prodotto almeno tre buone occasioni da gol, tutte finite però fuori dallo specchio. I ritmi sono invece calati nei secondi 45 minuti, in particolare dopo il rosso ricevuto da Nainggolan. Alla fine nessuno dei due portieri, l'anno scorso compagni di squadra, ha dovuto fare grandi parate, chiudendo entrambi la sfida con un cleen sheet. Per i ragazzi di Allegri è il secondo titolo conquistato nella capitale in pochi giorni dopo il poker rifilato al Milan in Coppa Italia, mentre la Roma mantiene l'imbattibilità casalinga contro i bianconeri che dura dal 2015.
Le scelte degli allenatori
Di Francesco non rischia Manolas e sceglie la difesa a 4, con Juan Jesus e Fazio coppia centrale davanti ad Alisson. Kolarov e Florenzi sono gli esterni, mentre a centrocampoPellegrini viene preferito a Strootman per completare il reparto con De Rossi e Nainggolan. El Shaarawy e Ünder giocano ai lati di Dzeko. Allegri deve invece rinunciare all'ultimo a Khedira, fermato da un guaio muscolare durante il riscaldamenteo e decide così di cambiare modulo e passare al 4-2-3-1. In mezzo alla difesa vengono confermati Barzagli e Rugani, con De Sciglio e Alex Sandro sulle corsie laterali. Pjanic e Matuidi compongono la linea mediana, con la novità Bernardeschi che agisce al fianco di Dybala e Mandzukic alle spalle di Higuain. In porta infine c'è l'ex Szczesny e non Buffon.
Roma aggressiva, Juve quasi assente in attacco
L'inizio è tutto di marca Roma che, con il pressing alto, mette in difficoltà l'11 di Allegri. Uno dei più propositivi è Lorenzo Pellegrini, bravo a fare da filtro in mezzo al campo e ripartire subito. È lui dopo sette minuti che ruba la palla a Matuidi in uscita e procura la prima occasione della partita, con Dzeko che riceve e spara alto. Dinamica simile quella che si ripete una manciata di secondi dopo, ma questa volta è Nainggolan a togliere la sfera a Pjanic e a proseguire personalmente la percussione centrale. L'esito però è lo stesso, con il mancino del belga che finisce in curva. La Juve prova a rispondere con qualche palla alle spalle della difesa, come quando Higuain lancia Dybala, ma quando non ci sono i difensori c'è Alisson attento a intervenire e neutralizzare ogni tentativo avversario. Su una bella chiusura difensiva di Kolarov, i giallorossi affondano di nuovo in contropiede, con Cengiz Ünder che non riesce a perforare la retroguardia bianconera. L'azione prosegue e si conclude con il destro dalla distanza di Pellegrini, a lato di poco dai pali di Szczesny, spaventato ma mai realmente impegnato nella prima mezz'ora. Gli ospiti invece non riescono mai ad andare vicini al vantaggio. L'ultima chance del primo tempo spetta infatti sempre alla squadra di Di Francesco, con la punizione di Kolarov che colpisce l'esterno della rete, dando l'illusione del gol a una parte del pubblico.
Nainggolan espulso a metà ripresa, Juve campione d'Italia
La seconda frazione di gioco ricomincia con la stessa intensità e lo stesso agonismo, con Dybala che prova a inventarsi la giocata della serata. La Joya realizza una splendida rete al volo con il mancino, ma è tutto inutile per una posizione millimetrica di fuorigioco. A questo punto sale in cattedra Daniele De Rossi, protagonista con un doppio intervento in scivolata - il primo provvidenziale - e poi con un lancio verticale per Dzeko, su cui Szczesny è costretto a uscire con i piedi per anticipare la conclusione del bosniaco. La Roma non si arrende e ci riprova con Kolarov che si infila per via centrale e tira con il suo mancino, ma una deviazione di Barzagli manda la sfera di poco oltre la traversa. La partita per i giallorossi si complica però a un quarto di gara dalla fine quando Nainggolan, per un fallo su Dybala, incassa il secondo giallo nel giro di pochi minuti e lascia i suoi in 10 uomini. Allegri nel frattempo fa entrare Douglas Costa per Bernardeschi e Bentancur per Mandzukic, mentre Di Francesco si gioca le carte Gonalons, Strootman e Schick al posto di Pellegrini, De Rossi e Ünder, autori tutti di una buona prova. Non succede più niente perché la parte finale dell'incontro è solo di attesa per la Juventus che, dopo due minuti di recupero, può festeggiare per il settimo anno consecutivo la vittoria dello scudetto, al termine di un intenso duello contro il Napoli, risolto solo negli istanti finali del campionato.
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