I bianconeri, che non vincevano da 14 partite, conquistano tre punti importanti per la permanenza in A
Contro il Verona, già in B e fischiatissimo dai suoi tifosi, l’Udinese ritrova la vittoria dopo un incredibile digiuno di 14 partite e centra l’obiettivo obbligato per salvarsi: ora ha un margine di due punti su Crotone e Spal. Lo fa senza grandi sforzi e senza soffrire, andando vicino al gol già nei primi 5 minuti: De Paul, imbeccato da Barak, manda fuori di pochissimo con Nicolas battuto, poi il portiere gialloblù respinge alla grande su Lasagna su passaggio stavolta di Jankto. I due esterni della Repubblica Ceca fanno la differenza, come dimostrato dal gol: crossa dalla destra di Jankto, la difesa dell’Hellas è tagliata in due, Vukovic dorme e Barak mette dentro da pochi passi. Da questo momento diventa tutto più facile per l’Udinese, che continua a costruire gioco anche se con fatica. E il Verona? Tra i cori sarcastici della curva ("Fabio Pecchia portaci in Europa") si rende pericoloso con il coreano Lee: un paio di conclusioni e soprattutto un’acrobatica semirovesciata di destro che finisce alta. Ma sono episodi di una partita che sembra decisa fin dall’inizio. E’ ancora lo scatenato Barak a impegnare Nicolas al minuto 34.
SEMPRE FISCHI — Nel secondo tempo il Verona ha uno scatto d’orgoglio e prova a spingere, grazie soprattutto a Romulo, che sembra trasformato. Pecchia cambia: toglie Souprayen (per lui record di fischi al momento della sostituzione), mette a Aarons accanto a Cerci con Fares che va a fare il terzino. Poi tocca al giovane Danzi, già tre partite da titolare per il capitano della Primavera. Ma il risultato, come ampiamente previsto, non cambia più. L’Udinese si raddrizza, il Verona saluta il Bentegodi uscendo (ma che strano) tra la rabbia dei tifosi.
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