terça-feira, 24 de abril de 2018

Roma, Di Francesco: "Vogliamo la finale di Kiev"

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Il tecnico alla vigilia della semifinale di Liverpool: "Loro sono molto aggressivi, noi abbiamo una forza mentale superiore e vogliamo arrivare fino in fondo. Klopp? Simpatico e bravo". E sulla formazione: "Non la svelo per non favorire l'avversario: il dubbio è tra Schick e Under"



“Ma sei venuto qui per allenare o per giocare? Sei in una forma eccezionale…”. E’ questo il complimento che Eusebio Di Francesco riceve appena entrato ad Anfield, da una voce che si leva dal gruppone di giornalisti, accompagnatori e addetti ai lavori pronti a entrare con lui in sala stampa. Il tecnico giallorosso sorride, ricambia la battuta e poi torna serio, mentre De Rossi - con una delegazione del club - va a rendere omaggio al memoriale della tragedia di Hillsborough.
ATMOSFERA — “Gli stadi inglesi sono bellissimi, Anfield ha un’atmosfera fantastica, noi allenatori in Italia non siamo abituati ad avere gli spettatori così vicini – è l’esordio di Di Francesco davanti ai microfoni -. E un giorno potrei anche allenare in Premier League, mai dire mai… ma sia chiaro, ora il mio unico pensiero è la Roma, sono concentrato unicamente su questa squadra e questa semifinale. I nostri tifosi ci aiuteranno, vogliamo andare a Kiev a giocare la finale”.
COMPATTEZZA — Non sarà come giocare col Barcellona: “Il Liverpool ha un’intensità di gioco diversa, è il migliore in assoluto quando si tratta di verticalizzare velocemente, esasperare il palleggio potrebbe anche rivelarsi controproducente. Ciò che dobbiamo fare di sicuro, comunque, è rimanere corti. Dobbiamo portare in campo la nostra forza mentale. E in nessun caso dobbiamo abbassare volontariamente il nostro baricentro, vedremo se sarà bravo l’avversario a costringerci ad arretrare”.
BALLOTTAGGIO — Sulla formazione, Di Francesco fa catenaccio “per non dare un vantaggio all’avversario”. E spiega: “Ancora non so se giocheremo con la difesa a 3 o a 4, posso solo dire che in avanti schiererò uno tra Under e Schick, hanno entrambi il 50% di possibilità di essere titolari. Un piano per contenere Salah? Se è vero che Strootman ne ha parlato alla stampa internazionale, ha mentito… scherzo, comunque no, il piano è per contrastare tutto il Liverpool, non un singolo uomo. E non ho mai pensato a come sarebbe stato, se avessi potuto allenare Mohamed alla Roma. Lui voleva tornare in Premier League, sono andato avanti lo stesso”.
L'ALTRO TECNICO — Chiusura per Klopp: “Jurgen è stato simpatico a dire che ci somigliamo per via della barba e degli occhiali, a me piacciono molto anche la sua mentalità e il suo concetto di calcio. Lui ha dimostrato molto più di me, ha vinto dei titoli, ma troverà di fronte un tecnico che ha principi e ambizioni. E se Klopp sa dire solo ‘spaghetti’ in italiano, io al momento io so dire solo ‘hamburger’ in inglese…".
dal nostro inviato Stefano Cantalupi 

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