Ad Anfield l’egiziano scatenato con due reti e due assist, Firmino e Mané completano la cinquina che ipoteca la finale. I giallorossi reagiscono nel finale con Dzeko e Perotti
È una notte dura e strana per la Roma quella di Anfield Road:nell’andata di semifinale di Champions perde 5-2 contro il Liverpool. Schiacciata dalle magie di Salah, ormai uno dei giocatori più forti al mondo. Segna una doppietta ma non esulta per rispetto alla sua ex squadra dove giocava fino all’anno scorso.
E pensare che all’inizio i giallorossi erano partiti anche bene sfiorando il gol con una missile di Kolarov che si è stampato sulla traversa. Ma poi i Reds hanno alzato il ritmo fino a diventare irresistibili, Manè si divora due occasioni ma è solo il preludio al tiro al bersaglio di fine primo tempo. A dieci minuti dalla fine l’egiziano si scatena servito da Firmino e scarica in rete con un tiro a giro all’incrocio. Il raddoppio nasce da un’altra combinazione fra i due : un taglio micidiale con Salah che supera Alllison con un pallonetto morbido e fa il gesto di scusarsi all’indirizzo dei suoi ex tifosi. Il secondo tempo riparte com’era finito il primo, con il Liverpool incontenibile che comprime la Roma nella sua area. Da un’altra rincorsa di Salah nasce il tris: al 56’ il capocannoniere della Premier, partito in fuorigioco, serve un pallone facilissimo per Mané che lo spinge dentro. E non è finita perché cinque minuti più tardi ancora Salah si beve Juan Jesus e fornisce il secondo assist per Firmino che appoggia per il poker. La cinquina al 69’, ancora Firmino su assist di Milner. Solo nel finale la Roma trova la forza di reagire sfruttando il calo dei Reds e l’uscita di Salah : all’81 Dzeko mette dentro su invito di Nainggolan. Poi Perotti trasforma su rigore per tocco di mano di Milner. Poteva essere un bilancio molto più pesante, ma per arrivare in finale servirebbe fra una settimana all’Olimpico un’altra rimonta epica. Un altro 3-0 come quello contro il Barcellona.
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