Una papera del portiere dell'Hellas regala la vittoria ai ragazzi di Iachini: Pecchia sprofonda a -4 dalla quartultima posizione occupata dalla Spal
L'esultanza del Sassuolo per il gol di Lemos, alla sua prima rete in Italia. Getty
Lo spareggio è del Sassuolo. Con merito. Gli emiliani costruiscono nel primo tempo e difendono con ordine il golletto prodotto da questa superiorità nella seconda parte della sfida dove più che giocare si lotta senza arrivare mai al tiro in porta. Nervi a fior di pelle per i giocatori del Verona, con Pecchia (contestatissimo dagli spalti) che cambia uomini e sistemi tattici alla disperata ricerca di qualcuno o qualcosa in grado di sovvertire una sconfitta che vale la condanna alla B almeno dal punto di vista psicologico visto che il Bentegodi ha espresso con chiarezza la sua sfiducia nei confronti del tecnico e della società. Laddove i pochi ma calorosissimi tifosi di Sassuolo hanno salutato l'ennesimo prodigio: ormai Iachini può sentirsi al sicuro. Con i tre punti di ieri e il conseguente salto in alto i neroverdi respirano aria molto più salubre.
IL FATTACCIO — In una stagione sbagliata può anche capitare che il giocatore fin lì migliore in campo, l'autore di tre parate difficili e decisive, sì, il portiere Nicolas, commetta un errore choccante per i compagni, testimoni allibiti del fattaccio, che diventa decisivo sull'esito finale della partita. Dunque su un pallone spedito in area sugli sviluppi di un corner, Nicolas esce rapido a risolvere il duello tra Politano e Ferrari, portando via la palla ai due contendenti. Solo che nella foga, il pallone gli scappa di mano e plana docile sul mancino di Lemos, unico "curioso" rimasto in zona a vedere se quell'azione potesse avere una coda favorevole mentre compagni e avversari avevano già battezzato il rinvio lungo del portiere veronese. Per Lemos è davvero troppo facile spedire nella rete sguarnita: sul Bentegodi cala un gigantesco getto di acqua gelata.
PARALISI — La curva non ha nemmeno la forza di fischiare poiché Nicolas aveva strappato applausi e ovazioni quando in precedenza si era opposto con bravura ai tentativi di Mazzitelli, Politano e Berardi, due dei quali da brevissima distanza. Insomma, se si era giunti al 38' sullo 0-0 lo si doveva essenzialmente all'estremo difensore gialloblù. E in una circostanza, la prima (2') quando Politano lo aveva saltato in dribbling, in suo soccorso era arrivato Vukovic per respingere prima che la sfera oltrepassasse la linea bianca.
PRODEZZA — In apertura del match si era invece segnalato l'altro portiere, Consigli, prodigioso nel reagire a una staffilata di Zuculini. Questa zampata in corsa (2') rimarrà l'unico serio tentativo dei veneti. Che al triplice fischio di Guida escono dal campo fischiatissimi. Come impegno niente da dire ma la squadra, per giunta falcidiata dalle assenze si è confermata nella sua fatale sterilità offensiva. La matematica non condanna ancora, la logica sì. Cercasi miracolo.
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