quarta-feira, 18 de abril de 2018

Torino-Milan 1-1: De Silvestri risponde a Bonaventura, Belotti sbaglia un rigore



Non basta la perla di Jack a Gattuso, che pareggia la quarta di fila e scivola a -10 dal quarto posto ma rimane in zona Europa League, anche se Atalanta e Samp si avvicinano


Il pareggio granata di De Silvestri. Afp
Il pareggio granata di De Silvestri. Afp
Belotti e Donnarumma sono due fenomeni, ci mancherebbe. Bonaventura è di sicuro un gran bel giocatore e Edera ha già qualcosa, se il Grande Torino diventa matto per lui. Torino-Milan, partita chiave per la corsa all’Europa minore, però è stata decisa da un duello tra terzini. Minuto 25 del secondo tempo, il Milan è avanti 1-0 e Ljajic batte un angolo. Lollo De Silvestri in area si mangia Abate e sale per colpire di testa, sfruttando l'uscita a vuoto di Donnarumma. Il Milan, fin lì ordinatissimo e quasi mai in difficoltà dopo il vantaggio di Bonaventura, patisce l’1-1 e addirittura soffre fino alla fine. Gattuso chiude la partita con le due punte entrate dalla panchina – Cutrone e André Silva – ma non trova il modo per ribaltare la partita. Anzi, deve ringraziare il solito Gigio, che al minuto 89 devia con la prolunga, alla Donnarumma, un tiro da terra di Ljajic. Morale: l’1-1 fa parecchio comodo alle avversarie per la lotta al sesto posto e all’Europa League. L’Atalanta accorcia a -2 dal Milan e anche la Sampdoria si avvicina.
MILAN A METÀ — Eppure per Gattuso non si era messa male. Bonaventura, forse il suo uomo-simbolo, aveva fatto gol dopo 9 minuti. Un gol strano, senza rincorsa, arrivato con un tiro da fermo dopo una serie di passetti all’indietro. L’azione nasce da Suso, che accelera e trova Kessie in area, e finisce con un destro al volo di Jack su assist (di testa!) di Biglia, arrivato dopo una parata di Sirigu e un rinvio di Ansaldi. Bravo Bonaventura a coordinarsi da fermo, meno Baselli che a non capire da dove arriva il pericolo. Fanno sei gol in quattro mesi e mezzo di campionato, dopo i tre in un anno abbondante con Montella. Non è un caso. Gattuso ha scelto Borini largo a sinistra in attacco al posto di Calhanoglu e in cambio ha ottenuto il solito aiuto in fase difensiva e un angolo battuto alla Calha. L’altra scelta, Kalinic preferito a Cutrone e André Silva, ha dato esiti meno buono. Nikola ha giocato una partita normale, aprendo ad altri giorni di riflessione sull’attacco. Il pericolo principale del finale per Sirigu infatti è arrivato da un tiro del solito Cutrone, non appariscente ma sempre velenoso.
TORO, CHE EDERA — Il Toro invece resta decimo ma va a casa più contento che triste. Edera, entrato nel secondo tempo, ha cambiato la partita: l’angolo dell’1-1 è arrivato da una sua azione. Poi ci sono i rimpianti, contenuti ma pur sempre rimpianti. Ljajic ha rischiato di fare 2-1 in coda, Belotti di cambiare la partita all’inizio, dopo meno di 4 minuti. Azione strana anche quella. Kessie perde un contrasto a partita e un contrasto spalla a spalla ogni sei mesi… e quel giorno è oggi. Ansaldi gli ruba un pallone all’altezza della metà campo e va in fuga verso la porta. Franck lo insegue e, quando lo riprende, le loro gambe si incrociano all’interno dell’area. Maresca, con aiuto dal camioncino, fischia un rigore che il Gallo calcia forte, vicino all’incrocio di sinistra. Donnarumma si tuffa dall’altra parte ma, quando la palla sbatte sulla traversa, tutti pensano a lui e alla stessa scena – Belotti calcia, Donnarumma in porta – della prima giornata del campionato 2016-17: Belo sbagliò e un po’ quella scena deve essergli rimasta nella testa. Gigio e Belo alla fine si abbracciano mentre tutti escono un po' perplessi. Il Milan sa che dovrà ancora faticare per arrivare sesto, il Toro resta a -7 da Gattuso. Per il Grande Torino, il momento più emozionante, gol a parte, è arrivato alle 22.10. Il tabellone elettronico ha fatto rumore per annunciare un gol e poi ha illuminato una riga di giallo. Il Crotone aveva appena pareggiato con la Juve.

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