Dopo 20' De Zerbi crolla: lo svizzero apre al 21', al 49' bis del 19enne (appena entrato), tris del Papu. De Roon fallisce un rigore
Quattro minuti per scrivere una storia. A Musa Barrow tanti ne bastano per rendere interessante un pomeriggio apparso improvvisamente scontato. I quattro minuti che cambiano il presente di questo attaccante di 19 anni sono i primi della ripresa: il tempo di entrare, timbrare la settima presenza in Serie A e chiudere la gara del Vigorito firmando il primo gol in A (quello dello 0-2). L'Atalanta travolge in casa il Benevento che resta attaccato alla Serie A solo dalla matematica. Sblocca Freuler, chiude il Papu: Gasperini ha lanciato ufficialmente l'attacco di primavera all'Europa.
AGILE E SMART — Gambe brillanti pronti via, fiato corto e testa appesantitasi improvvisamente incassato il primo colpo. Si consuma troppo presto questo Benevento: 20' di calcio gradevole sono pur sempre apprezzabili da una squadra spacciata da mesi. Ma, evidentemente, il ritorno in Serie B prossimo ad essere certificato anche dalla aritmetica rappresenta un blocco decisivo per i ragazzi di De Zerbi. Mai seriamente in pericolo questa Atalanta esperta, forte e solida. Venti minuti, i primi, però non sono affatto da buttare per i campani: dal giro palla a metà campo alla capacità di aggredire con cinque-sei uomini in possesso, dalla regia di Viola con accanto un Del Pinto che comincia mettendo non poco in difficoltà i più titolati De Roon e Freuler. L'avvio piacevole, ordinato, a sprazzi intenso dei campani è premiato dopo 18' dalla prima occasione. Quando Brignola spacca in due la difesa dell'Atalanta e mette Diabaté comodamente davanti a Berisha, a Benevento sono già tutti pronti a festeggiare l'ennesimo gol del lungagnone maliano. E invece la scelta, stavolta, di andare di suola si trasforma in un pallonetto sciagurato.
Il raddoppio di Barrow al 4' della ripresa. Ansa
SUONA LA SVEGLIA — Incredibile, ma vero. La chance è una sveglia per un'Atalanta fino a questo punto sorniona e attendista. In pochi minuti, la Gasperini band risponde colpo su colpo: passano sessanta secondi e Hateboer impegna per la prima volta Puggioni, centottanta e il cerchio si chiude. Cristante sfonda nel mezzo, e davanti a Puggioni brilla per altruismo servendo una palla comoda comoda a Freuler. Accompagnare in fondo alla rete è un giochetto da ragazzi. Il Benevento agile e smart dell'avvio scompare; l'Atalanta prende il sopravvento: rischi zero, controllo totale, concede solo due gialli fino all'intervallo. Quando si riparte c'è Barrow al posto di Petagna e Castagne per Mancini: al gambiano bastano 4' per fare 2-0. E' il suo primo gol in Serie A. C'è ancora il tempo per un rigore (chiamato dal Var) sprecato da De Roon (scivola su una zolla: palla alta) e per il tris del Papu Gomez. Ci si trascina al 90', e la gara sembra divenuta un'amichevole per l'Atalanta. Gasperini è tornato in corsa per l'Europa League.
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