La squadra di Giampaolo, che aveva vinto solo una volta nelle ultime sei partite, va a sprazzi ma nel finale il colombiano entra e prima colpisce il palo e poi risolve
Duvan Zapata ha risolto al 93'. Getty
La Samp vince all'ultimo assalto, con una preghiera di Zapata che punisce oltre misura un Bologna ben organizzato e che avrebbe meritato di più. Così i blucerchiati alimentano le proprie speranze di trovare un posto in Europa per la prossima stagione. I blucerchiati ci provano ma senza furore né lucidità, il Bologna si difende con ordine e senza mai rinunciare alla replica. Sembra un inevitabile 0-0 ma all'ultimo assalto Zapata cambia la storia del match.
TURNOVER — La Samp, una sola vittoria nelle sei uscite precedenti, deve ricominciare a far punti per alimentare le ambizioni di Europa. Giampaolo mescola le carte schierando Strinic, Linetty e Kownacki nell’undici partente, Donadoni sceglie il 3-5-2 con Avenatti e Verdi davanti. Dieci minuti senza sussulti, poi crescono intensità e ritmo. La Samp tiene il pallino ma il Bologna non rinuncia a pungere di rimessa: sono degli ospiti il primo corner e anche il primo tiro. La prima occasione è però dei padroni di casa, che gridano al gol su un destro a giro di Caprari fuori di pochi centimetri. Nel finale di tempo la partita si infiamma con due penetrazioni in area sprecate a causa di tiri-cross fuori misura: di Linetty e Dzemaili gli errori. Così all’intervallo il risultato è ancora sul punteggio di partenza.
FIAMMATE — Nella ripresa il Bologna prova ad aumentare il possesso palla, la Samp va a fiammate e arriva anche in area ma senza mai trovare il guizzo vincente. Ma sono gli emiliani a salire di rendimento, grazie anche alla migliore reattività sulle seconde palle. Verdi ci prova di controbalzo e su palla ferma, dopo che Nagy aveva costretto al giallo Silvestre. La Samp si fa addirittura costringere nella propria metà campo e allora Giampaolo prova a cambiare qualcosa: dentro la fisicità di Zapata, fuori il talento ancora acerbo di Kownacki. Il colombiano prima asfalta (letteralmente) Helander poi prova ad assistere per Caprari, ma il trequartista è impreciso e allora arriva il turno di Gaston Ramirez. Ma la Samp è troppo imprecisa per far male a un Bologna organizzato, che anzi sogna il colpaccio grazie a Viviano, il quale rischia una papera che avrebbe fatto epoca (palla innocua che gli passa tra le gambe, prima del disperato recupero sulla riga).
POI ARRIVA DUVAN — Zapata trova un altro paio di fiammate ma nessuno lo assiste ed è Viviano a salvare due volte i suoi (su Palacio e Dzemaili). E quando in un tardivo forcing finale Gonzalez spunta dal nulla a murare Praet, Zapata colpisce il palo e Quagliarella di testa gira fuori, molti doriani pensano che lo 0-0 sia una sentenza inevitabile. Poi, a 10 secondi dalla fine, arriva la zampata di Zapata. E la Samp torna a respirare aria d’Europa.
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