Storia di un campione del passato: la carriera di Andrea Pirlo
La storia calcistica di Andrea Pirlo rappresenta l'esempio pratico del genio, quel talento che non necessita di sregolatezza per affermare la propria unicità. Il Maestro, con la M maiuscola, il simbolo di un'Italia leggendaria, ambasciatore del Tricolore nel mondo. Riviviamo le gesta dell'ex centrocampista, dai primi passi con la maglia del Brescia al ritiro dal calcio giocato in terra statunitense, evidenziando i successi conquistati con Inter, Milan e Juventus all'apice della sua carriera.
L'esordio in Serie A con il Brescia
Pirlo esordisce in Serie A con il Brescia il 21 maggio 1995 nella partita persa contro la Reggiana, diventando a 16 anni e due giorni il più giovane debuttante nella storia del club lombardo. A dargli fiducia è il tecnico Edoardo Reja nella stagione 1996/97, contribuendo alla vittoria del campionato di Serie B. Durante il campionato successivo nella massima categoria, gioca stabilmente in prima squadra e si fa notare dalle grandi squadre.
Il trasferimento all'Inter
Nell'estate 1998 si trasferisce all'Inter, collezionando 18 presenze in campionato e debuttando in un preliminare di Champions League contro lo Skonto Riga. Il giovane, però, deve farsi le ossa e viene ceduto in prestito alla Reggina. Sei gol in 28 partite, l'Inter decide così di trattenerlo ma dopo sei mesi di panchina, Pirlo fa ritorno al Brescia (sempre in prestito) e si affida al saggio pensiero di Carlo Mazzone. L'allenatore si rivela l'artefice dell'esplosione della sua esplosione, permettendogli di instaurare un legame particolare con Roberto Baggio. Il finale di stagione 2000/01 non è roseo: Pirlo è costretto allo stop a causa della frattura del piede.
La storia d'amore con il Milan
All'Inter non c'è spazio, così Pirlo cambia maglia (non città) e veste di rossonero. Complici i problemi fisici di Gennaro Gattuso e Massimo Ambrosini, il tecnico Carlo Ancelotti lo adotta come regista davanti alla difesa e da quel momento non può più farne a meno. In dieci anni di militanza al Milan, dal 2001 al 2011, il classe '79 conquista due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe UEFA e una Coppa del Mondo per Club. Nel 2006, parentesi a parte, alza la Coppa del Mondo con la nazionale italiana nella storica finale di Berlino contro la Francia, vinta ai rigori.
Gli ultimi successi alla Juventus
Nell'estate 2011 passa alla Juventus a causa della scelta di Massimiliano Allegri, allora allenatore del Milan, che in sostanza lo considera "finito" (salvo poi ricredersi proprio quando siede sulla panchina juventina). Nonostante i numerosi successi conquistati in rossonero, Pirlo dimostra di avere ancora fame di gloria e fino al 2015 contribuisce al dominio della Juve in Italia. Nella parte bianconera della sua bacheca vanta quattro Scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia. Manca solamente la gloria internazionale, ma Pirlo e la Vecchia Signora sono giunti ai saluti.
New York City e l'addio al calcio giocato
Si chiude così la gloriosa avventura in Italia di Pirlo, che si avvicina all'inesorabile fine della sua carriera da calciatore. Il 6 luglio 2015 firma per il New York City, lasciando la Serie A dopo venti stagioni e 493 partite disputate. Il suo primo e unico gol nella Major League Soccer risale al 18 giugno 2016, quasi un anno più tardi, disegnando una punizione straordinaria contro il Philadelphia Union. I problemi fisici cominciano a farsi sentire e la terza stagione negli States è un chiaro segnale: Pirlo sente la necessità di appendere gli scarpini al chiodo, consapevole dell'età e della poca voglia di calcare i campi da gioco. La sua ultima apparizione è datata 5 novembre 2017 contro il Columbus Crew, gara valida per il ritorno della semifinale playoff di Eastern Conference.
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