Il Milan ha già avviato una rivoluzione interna in vista della prossima stagione. Oltre all'organigramma dirigenziale, subirà modifiche anche l'assetto tecnico della società con il possibile arrivo in panchina di Ralf Rangnick. La personalità dell'allenatore-manager tedesco getta ombre sull'ottimo operato di Stefano Pioli, che ha saputo risollevare lo spirito di una squadra spaesata e scalare lentamente la classifica di Serie A. Per quali motivi Pioli potrebbe essere l'uomo ideale per il club rossonero?
Continuazione del progetto
La rinascita del Milan non può avvenire ogni anno, ripartendo sempre da zero. Pioli ha dato prova di grande maestria sulla panchina rossonera, offrendo garanzie sulla continuazione del progetto tecnico. Non avrebbe apparenti motivazioni per essere cacciato senza riconoscenza.
Spese limitate per il calciomercato
Pioli ha dimostrato nel corso della sua carriera di gestire squadre blasonate, ma senza nomi altisonanti al loro interno. I top player si contano sulle dita di una mano (l'ultimo è Zlatan Ibrahimovic), per cui nelle idee di calcio del tecnico conta più un gruppo solido e umano, non formato da troppe primedonne. Questo aiuta il lavoro dirigenziale: la società può acquistare calciatori giovani e a basso prezzo in modo da essere valorizzati dall'allenatore durante la stagione.
Credibilità nei confronti dei tifosi
È vero, l'arrivo di Rangnick sarebbe un colpo da novanta. Ma la piazza milanista è esigente e, qualora non dovessero arrivare subito i risultati, diventerebbe sempre più impaziente. Con Pioli l'atmosfera sarebbe differente: più tollerante verso chi, nella passata stagione, ha compiuto un autentico miracolo sportivo.
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