Il ct della Nazionale Roberto Mancini è intervenuto a tutto campo a SportMediaset, partendo dall'emergenza coronavirus in Italia: "Siamo nel 2020 e dovevamo essere più pronti. È stata una cosa terribile per molte famiglie che hanno perso i propri cari. Ormai sono passati molti giorni e non la stiamo vivendo bene. Spero tutto ritorni come prima, ho sentito qualche ragazzo, stanno tutti bene e spero si possa tornare a giocare al più presto. Spero che si inizi perché il calcio è anche una cosa sociale molto importante, poi vedremo quello che accadrà. E spero che questa cosa terribile finisca presto perché non credo che non si possa fare. Ci vorrà un po’ più attenzione ma noi ci meritiamo di tornare a vivere come prima: è stato tutto ingiusto quello che è accaduto".
OBIETTIVO EUROPEO - Mancini torna sulla squadra azzurra e sull'entusiasmo ritrovato dei tifosi: "Riavvicinare i tifosi alla Nazionale dopo un periodo difficile è stata la cosa che ci ha fatto più piacere. Soprattutto perché ci siamo riusciti attraverso ottime partite e divertendo la gente: il merito è dei ragazzi che hanno capito che non erano così male come giocatori. Dovevamo solo credere in noi stessi fin dal primo giorno". Il ct si concentra poi sull'Europeo rinviato al 2021: "Il rischio è che anche le altre Nazionali migliorino ma come miglioreremo noi. Siamo una delle Nazionali più giovani quindi un anno in più d’esperienza farà migliorare il bagaglio di ognuno, sia tecnico che atletico. Sarà una tappa importante per me e per noi - prosegue -. Siamo riusciti a creare una squadra forte che potrà migliorare e che potrà giocare per vincere. Riportare l’Europeo in Italia dopo tanti anni, visto che l’ultimo è stato vinto nel 1968, sarebbe una cosa magnifica che vogliamo fare. Abbiamo le qualità per poterlo fare".
ZANIOLO - Mancini passa successivamente ai singoli, partendo da Nicolò Zaniolo che, con il rinvio dell'Europeo, avrà il tempo di recuperare dall'infortunio: "Crescerà come gli altri ragazzi più giovani. Un anno in più sarà importante per lui. Come ruolo, la prima volta che l’ho visto ha giocato come mezzala e credo che quella sia la sua posizione. Poi ha la possibilità di giocare anche come d’esterno destro o come sta giocando nella Roma a volte, sono opzioni in più che per noi vanno bene. Se un giocatore con qualità importanti può ricoprire più ruoli senza problemi, questo è un vantaggio per lui e per noi".
TONALI - Gli occhi del mercato e non solo sono puntati su Sandro Tonali, che per Mancini è già da Nazionale: "Ha grande personalità, è un ragazzo molto giovane che gioca da tanti anni nel Brescia e non so se resterà lì o andrà via. Se rimarrà a Brescia giocherà e per noi andrà bene ma anche se dovesse andare in un club più importante che gioca le coppe europee troverebbe comunque spazio perché ha grande qualità, ha tecnica e forza. Deve solo fare esperienza a certi livelli poi è già un giocatore pronto".
DE ROSSI - Poteva entrare nello staff del ct Daniele De Rossi: "Credo che lui farà il patentino in questi mesi - spiega Mancini -. C’era stata la possibilità poi, giustamente, ha preferito fare un’esperienza diversa. Vedremo in futuro".
SCUDETTO - Corsa scudetto qualora dovesse ricominciare la Serie A? "Penso che possa accadere di tutto - commenta il ct - perché uno stravolgimento così non c’è mai stato. Difficile fare previsioni, la Juventus è in testa e resta la più forte ma tutto può succedere, potrebbero rientrare in corsa anche l’Inter e l’Atalanta. Quando ci si ferma per così tanto tempo può cambiare tutto, niente è escluso".
BALOTELLI - E Mario Balotelli? Le porte dell'Italia sono aperte: "Se lui penserà solo al calcio e farà quello che deve fare le porte sono aperte, per lui come per tanti altri giocatori che magari non sono stati chiamati. Mario è come tutti gli altri, ha delle qualità importanti ma dipende solo da lui".
MESSI-INTER - Mancini poi si sofferma su Lionel Messi e sulle parole di Massimo Moratti, che ha fatto sognare i tifosi dell'Inter: "Non lo so, penso che se fosse rimasto presidente dell’Inter ci avrebbe provato in questo momento. Conoscendolo penso che ci avrebbe provato, come ha fatto con Ronaldo, che era uno degli attaccanti più forti del mondo, e riuscì a portarlo all’Inter. Sui giornali si legge che Messi non è molto sereno poi magari invece è la persona più felice di restare al Barcellona".
IBRA - Ultimo ma non per importanza Zlatan Ibrahimovic, la cui permanenza al Milan è ancora incerta. Mancini dice la sua: "Zlatan è stato uno dei più grandi attaccanti in assoluto. Lo metto sullo stesso piano di Messi e Cristiano Ronaldo, ovunque è andato ha vinto il campionato facendo sempre una valanga di gol. Anche quest’anno al Milan ha fatto bene ma non so cosa succederà in futuro".
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