domingo, 5 de janeiro de 2020

Fonseca e Inzaghi: gli underdogs che nessuno credeva da vertice all'assalto di Inter e Juve

In Inghilterra li chiamano underdogs sono gli sfavoriti della vigilia, quegli sportivi, quelle squadre, che nessuno a inizio torneo pensa che possano davvero essere dei contender per il titolo e che, invece, pian piano si fanno strada e si rivelano (qualche volta) il cavallo vincente su cui puntare per la vittoria finale. In Italia ad inizio stagione nessuno pensava che Lazio e Roma potessero essere considerate delle rivali della Juventus per la conquista dello scudetto eppure domani, rispettivamente contro Brescia e Torino, scenderanno in campo per portarsi a -3 (con una gara da recuperare) e -4 dalla coppia di testa composta dai bianconeri e dall'Inter.



LE DIFFICOLTÀ INIZIALI - 
A ben guardare l'intera annata, i pronostici iniziali non furono del tutto sbagliati poiché sia i giallorossi che i biancocelesti non sono stati protagonisti di un inizio folgorante. Anzi, le prime 11 partite hanno visto un copione linearmente simile e incredibilmente difficoltoso. La Lazio aveva ottenuto soltanto 4 vittorie fra campionato ed Europa League con 4 sconfitte e 3 pareggi tanto da mettere Inzaghi a rischio esonero, mentre per la Roma oltre alle 4 vittorie sono arrivati 6 pareggi (di cui 4 consecutivi e una sconfitta). 

MERITO DI FONSECA E INZAGHI - Qualcosa però è cambiato e dalla fine di ottobre in poi i due club hanno saputo dare la svolta giusta ai rispettivi cammini. Il merito è dei due allenatori, Simone Inzaghi e Paulo Fonseca, che sono stati capaci di superare problemi tattici, infortuni a raffica e anche problemi di gestione dello spogliatoio ricompattando i due gruppi verso un unico obiettivo.

GLI UNDERDOGS ALL'ASSALTO - Oggi chi voleva l'esonero del 'pupillo di Lotito' a fine settembre ha alzato grazie a lui la Supercoppa Italiana vinta contro la Juventus. Oggi chi ha spinto per togliere poteri al portoghese si è seduto accanto a lui perfino nella gestione del delicatissimo "caso Florenzi". Due allenatori, validi, preparati, giovani, che grazie alle loro idee domani potranno mettere pressione, e perché no anche un po' di paura a Inter e Juventus. E se alla fine gli underdogs ribaltassero davvero il pronostico? A Riad è già successo...

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