quarta-feira, 7 de dezembro de 2016

Juve-Dinamo Zagabria 2-0, Higuain e Rugani valgono il primo posto


Il Pipita e Rugani firmano il 2-0 sulla Dinamo Zagabria: i bianconeri vincono il girone e ritrovano anche Dybala, assente da fine ottobre


Sarà un weekend lungo in casa Juventus. Mica per il ponte, che al mondo pallonaro interessa il giusto. Prima il derby col Toro, poi il sorteggio degli ottavi di Champions. Che la Juve si guadagna da prima del girone, dopo un comodo 2-0 alla Dinamo Zagabria. Dei pericoli dell’urna vi parliamo a parte, ma nemmeno il Real riesce a battere il Dortmund. Anche i blancos faranno parte del lotto delle terribili seconde nell’urna. Di queste cose la Juve si è comunque preoccupata il giusto. Senza spendere troppe energie, i bianconeri hanno giocato una buona partita, contro una squadra oggettivamente non all’altezza della Champions League, che ha chiuso il gruppo con l’imbarazzante bilancio di 0 punti, 0 gol fatti e 15 subiti. E che allo Stadium ha badato più che altro a evitare la goleada.

SOLO JUVE — I bianconeri, con Pjanic alle spalle di Higuain e Mandzukic, creano palle gol da subito. I croati non hanno la tecnica o l’impatto fisico per provare a limitarli. Svetta Rugani in mezzo alla difesa, Marchisio gioca molti palloni. E Pjanic, libero da compiti difensivi o marcature asfissianti, entra in 5 delle 8 conclusioni della Juve nel primo tempo. La Juve non segna perché Higuain sbaglia un gol non impossibile in avvio, poi Livakovic si dimostra bravo e fortunato, come quando non paga dazio dopo un’uscita errata e una respinta difettosa su un Mandzukic in condizione semplicemente esaltante. Il gol arriva in avvio di ripresa, dopo una percussione da rugby di un Lemina in crescendo alla distanza, con Higuain che non spreca il destro del vantaggio. Ai croati va benissimo perdere di misura, la Juve inizia a pensare al derby. C’è tempo per il 2-0 di Rugani, aiutato dal corner meraviglioso di Pjanic. E per rivedere Paulo Dybala: 10 minuti e due gol sfiorati in attesa di aumentare i minuti già dal derby. La Juve avrà bisogno del suo campioncino, soprattutto in primavera.

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