Protocollo inglese: parcheggi distanti e no sputi
Mascherine obbligatorie per i giocatori per le sedute di gruppo. E' una delle proposte del "Project Restart" (il Protocollo inglese) per la ripartenza della Premier League che sarà oggetto di confronto venerdì fra i club del massimo campionato inglese. Detto che la ripresa degli allenamenti resta legata all'ok del governo di Londra, il piano prevede test per il coronavirus - ma anche per eventuali problemi respiratori legati al Covid-19 - per tutti i calciatori e i dirigenti 48 ore prima del ritorno al lavoro. Fra le altre proposte: niente massaggi se non previa approvazione del responsabile medico del club, parcheggio auto con le vetture a distanza di tre stalli rispetto a quella di un altro compagno, gruppi di allenamento di massimo 5 calciatori nella fase iniziale, sputi vietati al campo e tamponi - a carico delle società - almeno due volte a settimana. Alcune squadre sono già tornate ad allenarsi - la prima è stata l'Arsenal lunedì scorso, poi Tottenham, West Ham, Sheffield United e Wolverhampton - sebbene con sedute individuali.
Spagna, ok della Sanità
Passo dopo passo anche il calcio spagnolo è pronto a rimettersi in moto. Il Consiglio Superiore dello Sport, informa il sito del quotidiano "AS", ha comunicato a Lega, Federazione e Assocalciatori che il ministero della Sanità ha approvato il protocollo presentato dai club per il ritorno agli allenamenti individuali a partire dal 4 maggio, ma bisognerà ancora attendere il decreto ministeriale che definirà i dettagli e che molto probabilmente arriverà venerdì. In realtà la linea che potrebbero seguire le società è quella di sottoporre giocatori, staff tecnici e collaboratori della prima squadra ai primi test a partire da lunedì e continuare fino al 7, poi il via agli allenamenti tra l'8 e l'11 maggio con l'obiettivo di riprendere il campionato il 28. Anche in Spagna, secondo il protocollo sanitario, il consiglio per tutti i club è di portare le squadre in ritiro ed evitare contatti esterni per qualche settimana, oltre che quello di sanificare tutte le strutture sportive.
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