Dopo le due trasferte di Torino e Istanbul il Napoli torna a calcare l'erba di casa: al San Paolo è di scena la Lazio, con Sarri che medita un mini-turnover nonostante la necessità di portare a casa i tre punti.
Obiettivo vincere. Per tanti motivi. In primis per riscattare la sconfitta di Torino e la mezza delusione di Istanbul sponda Besiktas, successivamente per non lasciar scappare una Lazio sempre più conscia dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. L'anticipo di domani sera al San Paolo è gara tutt'altro che semplice da affrontare per il Napoli, contro una squadra che sta sorprendendo dopo i tormenti estivi, ma che in grambo ha talento da vendere. Spensierata, oltre che qualitativamente di livello altissimo, la squadra biancoceleste viaggia alla volta del San Paolo senza particolari assilli di classifica: motivo per il quale temere la Lazio ancor di più.
Di contro una squadra di Sarri non brillante sia in casa della Juventus che a domicilio del Besiktas, bello a tratti, efficace raramente, quasi mai. Il male del gol da curare, con la voglia di tornare a vincere dopo il bis servito a Crotone ed Empoli. Scelte da valutare, con meticolosità, perché la fatica accumulata è tanta e la gara contro la Lazio è soltanto la punta del secondo iceberg stagionale che i partenopei hanno mandato in archivio. Turnover sì, con alcuni uomini che necessariamente dovranno rifiatare nonostante dopo la sfida ai laziali ci sarà la sosta per ricaricare le pile, rigenerare il corpo e la mente. Ancora assente Albiol, che scalpita ma è protagonista ancora di lavoro differenziato. Al suo posto Chiriches, che con Koulibaly formerà la coppia di centrali davanti a Reina, protagonista di qualche disattenzione di troppo ultimamente. Hysaj sulla destra sembra certo di un posto, mentre dalla parte opposta potrebbe tornare Strinic in campo dall'inizio.
Difficile stabilire a centrocampo chi scenderà in campo: Diawarafornisce maggiori certezze tecniche, tattiche e fisiche di Jorginho, mentre Allan sembra destinato ad un turno di riposo con Zielinski in rampa di lancio. Hamsik l'unico che potrebbe essere tranquillo di avere una maglia da titolare. Davanti torna dall'inizio Mertens, apparso poco lucido e annebbiato sia a Torino che in Turchia: dovrebbe prendere il posto di Insigne, ma anche Callejon sembra aver acceso la spia della riserva nelle ultime gare. Davanti ci sarà la conferma di Gabbiadini, all'ennesim banco di prova di una stagione da più delusioni che soddisfazioni fino ad oggi.
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