terça-feira, 16 de junho de 2020

Sarri: "Mi girano quando dicono che in Italia non ho vinto niente"

Maurizio Sarri e' pronto a giocarsi la finale di Coppa Italia contro la sua ex squadra, il Napoli, ma "siamo in finale, del resto non mi importa niente", ha risposto quando gli e' stato domandato in conferenza stampa se e' questo l'ultimo atto del torneo che avrebbe voluto.


Il tecnico bianconero e' anche tornato sulla semifinale di venerdi' scorso contro il Milan: "Dal punto di vista dell'intensita' non e' che in cinque giorni la condizione fisica puo' cambiare. Questo e' un momento particolare e le partite sono particolari. Diventa difficile dal punto di vista fisico come dal punto di vista mentale dopo tutta questa inattivita'", ha detto l'allenatore di Figline Valdarno che guardando invece al Napoli, osservato sabato nell'altra semifinale con l'Inter, ha risposto: "Ho visto una squadra che nella fase iniziale cercava di andare a prendere gli avversari poi non so se si e' adattata alla condizione o agli avversari, ma ha cercato di andare a prenderla piu' bassa.
Sono difficili da affrontare perche' sono solidi quando si chiudono e veloci quando ripartono. Sanno esprimersi su alti livelli in certe partite". Colorita la risposta del toscano quando gli e' stato chiesto se e' emozionato dal fatto di poter vincere il primo trofeo in Italia: "Mi girano leggermente i co... quando sento dire che in Italia non ho vinto niente. Ho fatto otto promozioni e le ho fatte in tutte le categorie. Un percorso difficilissimo e sono contento di averlo fatto. La voglia di vincere un trofeo c'e' per tutti noi, il sentimento che prevale e' di vincere per i ragazzi, per la societa', per i tifosi. Mi sento proiettato su di noi".
Davanti tra i titolari ci sara' Dybala ma per Sarri non importa se tornera' falso 'nueve': "Non e' che con l'altra soluzione diamo grandi punti di riferimento. Le posizioni assegnate sono nella fase difensiva, poi nella fase offensiva i ragazzi hanno ampia liberta' di movimenti. Stiamo provando tutte due le soluzioni poi vedremo domani con quale partire. Non e' detto che quella con cui iniziamo sia quella con cui finiremo". Nel trio offensivo ci sara' ovviamente Ronaldo che contro il Milan ha convinto solo in parte: "Come il resto della squadra ha fatto bene nei primi 30 minuti e poi si e' affievolito ma questo fa parte del momento - ha risposto l'allenatore -.
Il ragazzo e' stato disponibile e generoso. A livello quantitativo ha fatto una buona prestazione, gli manca l'aspetto qualitativo ma in questo momento sta mancando a tutti". Arrivare a giocare questa finale dopo quanto successo negli ultimi tempi non e' cosa scontata: "Abbiamo giocato sette mesi e poi abbiamo avuto tre mesi di lockdown.
E' il momento di tirare fuori tutto e questo e' gia' un merito", ha risposto Sarri che nel periodo di stop ha sicuramente rivalutato quanto fatto finora: "Il percorso stagionale e' stato buono. I risultati per un allentare al primo anno di Juventus sono i migliori degli ultimi 50 anni anche se nessuno se lo ricorda. La vittoria non e' scontata, non e' mai la normalita'. E' sempre un evento eccezionale e va vissuto come un evento eccezionale. Siamo arrivati qui dopo un lungo percorso e dobbiamo trasformarlo in qualcosa di piu' tangibile e concreto. Dal punto di vista mentale abbiamo passato un periodo strano, difficile. Sono quei periodi inaspettati della vita in cui ti trovi di fronte a qualcosa di mostruoso e inatteso e da questi periodi non esci come prima. Puoi uscire migliore o peggiore, io ho trovato dei ragazzi migliori, piu' aperti, piu' allegri, piu' disposti al dialogo. E io sono molto piu' paziente e molto meno intransigente".
Tornando agli alti e bassi di Juventus-Milan di venerdi' scorso, il tecnico ha spiegato: "Primi 25-30 minuti con aggressivita' anche in parita' numerica. Avevamo preso la partita in mano poi la partita e' stata condizionata da mille altri fattori. Gli avversari non ci hanno attaccato come pensavamo, ha tutto inficiato sulla prestazione. La situazione non ci ha portato a richiedere il 110%. C'erano tutti i presupposti per andare in finale senza dare tutto".
Sarri in questi giorni ha anche riesaminato quel Napoli-Juventus dello scorso 26 gennaio quando i bianconeri furono sconfitti 2-1: "Sensazione brutta, brutta partita, abbiamo perso commettendo degli errori che con palleggiatori come quelli del Napoli non si devono commettere". Difficile che torni disponibile Higuain: "Non penso ci siano grandissime novita'. Ramsey ieri e' rientrato per 20 minuti con i compagni e vediamo oggi se ci sara'. Parleremo stasera con il ragazzo e con i medici".

Poi un pensiero a Dries Mertens che proprio sotto la guida di Sarri si consacro' al grande calcio: "Mertens e' un grande giocatore, era chiaro che sarebbe arrivato a questo obiettivo. Prima lo aveva Hamsik, ed entrambi sono giocatori entrati di diritto nella storia del Napoli. Mertens ha avuto la capacita' di trasformarsi in un giocatore diverso rispetto a prima ed e' esploso definitivamente con le qualita' che ha". Infine parole di stima per Gennaro Gattuso: "E' una persona che mi piace molto, ragazzo schietto che parla diretto. Non sono sorpreso da quello che sta facendo perche' aveva gia' fatto bene anche al Milan".

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