I bianconeri sono la prima società che, in comune accordo tra dirigenza e giocatori, decidono di rinunciare alle quattro mensilità
La Juventus per l'ennesima volta lancia il messaggio di un calcio che vuole cambiare in modo forte e preciso. Dopo le polemiche di Messi e dei giocatori del Barcellona che non vorrebbero rinunciare alla loro mensilità, in Italia cambia davvero tutto.
I bianconeri su invito di capitan Chiellini hanno deciso di tagliare il loro stipendio e di aiutare la società data l'emergenza Covid-19. Un gesto che porta a risparmiare il club di una cifra pari a 90 milioni di euro. E' vero che non sembrano tantissimi soldi considerati gli stipendi dei calciatori, vero che la Juventus è una società sana a livello di bilanci, vero che sarà solo una piccola cifra, ma conta il pensiero.
Non si gioca, quindi si rinuncia a qualcosa dello stipendio. Sembra un concetto chiaro e preciso assolutamente condivisibile in un periodo dove volenti o nolenti tutti saremmo un po' più poveri nelle nostre tasche, ma in questo momento deve essere ultimo dei nostri pensieri. Prima viene la salute e poi il resto, ma il mondo del calcio, come abbiamo detto e sostenuto più volte, deve essere lo specchio del paese e deve dimostrare per primo di poter fare dei sacrifici. Gli esempi negativi di un Messi che non vuole tagliarsi lo stipendio e deve essere costretto non devono essere fatti notare: Lionel è un grande campione sul campo, ma stavolta ha decisamente peccato di presunzione dato il momento drammatico della Spagna. Eccola la vera differenza tra Messi e CR7: l'argentino è poco attento al sociale, mentre il portoghese ha sempre dimostrato un grande cuore, non dolo in campo.
L'esempio della Juventus deve essere seguito da tutte le altre formazioni in Serie A e non solo. Ci si deve aspettare prese di posizione anche dalle milanesi come dalle romane perchè se risparmiare vuol dire salvare una società e ripartire il prossimo anno con bilanci a posto e con tutte iscritte deve essere il primo obiettivo.
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