segunda-feira, 14 de maio de 2018

Nazionale, Roberto Mancini ha firmato: è il nuovo ct azzurro

L'ex tecnico dello Zenit San Pietroburgo, dopo il rientro in Italia, ha messo nero su bianco l'accordo con la Figc. Il commissario straordinario Fabbricini: ''Ha voluto questa panchina per suggellare una grande carriera". Il 22 maggio primo raduno a Coverciano per preparare le amichevoli con Arabia Saudita, Francia e Olanda

ROMA - È arrivata anche la firma, Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale. Ieri l'annuncio della rescissione contrattuale con lo Zenit San Pietroburgo, oggi le parole del tecnico sbarcato a Fiumicino poco dopo mezzogiorno: "Sono contento di essere in Italia: vediamo quel che accadrà". Domattina l'ex tecnico di Inter e Manchester City verrà presentato in conferenza stampa al Centro tecnico di Coverciano.

"Roberto Mancini aveva questo grande desiderio di sedere sulla panchina azzurra e lo ha dimostrato anche con fatti concreti. Speriamo adesso di lavorare bene e basta", ha commentato Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Figc. L'ex tecnico dello Zenit, visibilmente sorridente, non ha rilasciato dichiarazioni lasciando lo studio del vice commissario federale Angelo Clarizia dove è stato messo nero su bianco l'ingaggio.

"La giornata si è conclusa come volevamo, siamo contenti e anche Roberto è contento. Domani ci sarà la presentazione ufficiale a Coverciano a mezzogiorno - ha aggiunto Fabbricini - È stata una formalizzazione di un discorso che era praticamente concluso. Il contratto? Ne parliamo domani, daremo i particolari e lui spiegherà tempi e convocazioni, non i nomi chiaramente ma come si organizzerà questa prima permanenza di tre partite".

Che l'accordo fosse in cassaforte lo si era capito già al mattino grazie alle parole di Fabbricini: "Stanno lavorando in Federcalcio, stanno limando qualche aspetto ma possiamo dire che per Mancini commissario tecnico è fatta. C'è soddisfazione, la cosa più importante è che ha manifestato più volte la volontà forte di essere su questa panchina, non tanto per una questione personale ma per suggellare una carriera in cui ha indossato tante maglie importanti".

"Roberto Mancini ha dimostrato di volere moltissimo questo ruolo, facendo un gesto importante, apprezzato, di rinunciare a molti anni di contratto con lo Zenit e credo che questo, nel contesto storico che stiamo vivendo, un allenatore della Nazionale Italiana lo dovesse dare. Poi è sempre difficile parlare di scelta migliore, ma io penso che questa di Mancini sia una scelta giusta", il viatico del presidente del Coni, Giovanni Malagò.

TERMINI RISPETTATI - L'accordo era già stato trovato nei mesi scorsi, un biennale fino all'Europeo del 2020 con un ingaggio di circa 2 milioni l'anno. Rispettato, quindi, il termine del 20 maggio fissato dal vice-commissario della Figc, Alessandro Costacurta che prima di sentire Mancini aveva provato a convincere l'amico Carlo Ancelotti che ha poi declinato l'offerta.

I PRIMI APPUNTAMENTI - L'arrivo di Mancini
sulla panchina azzurra apre nuovamente le porte della nazionale al suo pupillo Mario Balotelli. Il 22 maggio il primo appuntamento ufficiale del nuovo ct con il ritrovo a Coverciano per preparare al meglio le tre amichevoli con Arabia Saudita a San Gallo il 28 maggio, con la Francia a Nizza il 1 giugno e con l'Olanda a Torino il 4 giugno.

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