Il gallese entra dalla panchina ed è il migliore in campo, il francese gioca una gran partita al di là del gol. Deludono anche Lallana e, a sorpresa, Kroos
Premessa doverosa: non troverete Karius nell'elenco dei flop di questa finale di Champions League. Un po' perché merita un capitolo a parte, un po' perché non ce la sentiamo di infierire su un portiere - comunque inadeguato a questo livello - colpito dalla "sindrome Madrid", la stessa che portò all'autolesionismo Ulreich del Bayern al Bernabeu. Cercando di isolare le papere del biondo estremo "non-difensore" del Liverpool, proviamo a capire chi esca bene e chi male dalla serata dell'Olimpiyskiy.
TOP BALE — Scontato, scontatissimo. Però il match-winner è il gallese, e non è la prima volta. Film già visto e stravisto: una stagione in chiaroscuro, tra infortuni, malumori e prospettive di cessione... e poi arriva maggio, il mese in cui bisogna vincere. Lì Gareth tradisce raramente. La rovesciata "ronaldesca", poi, è spettacolo.
MANE' — "We've got Mane Mane", cantano sempre i tifosi del Liverpool. E il senegalese, non impeccabile con la Roma, dimostra di non tremare mai, nemmeno quando il palcoscenico fa venire il mal di pancia agli altri attori. Il gol da opportunista, il palo, i dribbling tentati senza mai eccedere. Bravissimo.
BENZEMA — Date retta allo zio Cristiano, anche quando non segna. CR7 voleva il francese in campo, perché sa come va a finire. Vale per il "gattone" Benzema lo stesso discorso di Bale: addirittura fischiato dal Bernabeu in campionato, la mette dentro due volte (una annullata per fuorigioco) nella finale di Champions. Gol fortunoso, ok, ma bisogna avere l'istinto di credere, fortemente credere. I grandi attaccanti ce l'hanno.
FLOP FIRMINO — Annullato da un Varane a tratti sorprendente, tanto da meritare la menzione tra i top player di questa serata. Ci si aspettava qualcosa in più da "Bobby": invece Zidane l'ha imbrigliato per bene, avendo ben chiaro in mente che la velocità d'esecuzione dei Reds passa per gli istinti del brasiliano.
KROOS — Incredibile ma vero, anche il mostro tedesco può vivere una serata da persona normale, condita da alcune sbavature che non credevamo possibili, non per uno come lui che rasenta la perfezione ogni volta. Mané va troppo veloce, soprattutto quando si sposta dalle sue parti dopo l'ingresso di Lallana per Salah.
LALLANA — E' un po' ingrato puntare il dito contro un giocatore che non doveva essere della partita, e al quale tocca catapultarsi in campo in tutta fretta dopo mezz'ora, sostituendo il fuoriclasse della squadra. Senza Salah, però, di fatto il Liverpool perde un uomo in attacco. Lallana semplicemente non può sostituirlo. Non stasera, non quest'anno, non in una finale
Nenhum comentário:
Postar um comentário