Ora ci siamo davvero. La Roma sta per passare alla seconda stagione della serie americana: da James Pallotta a Dan Friedkin. La trattativa per portare nelle mani del magnate texano il pacchetto di maggioranza del club giallorosso si è sbloccata l'otto dicembre quando tra Milano e Londra è stato trovato l'accordo di massima tra le due parti. C'era però ancora qualche dettaglio da definire relativo alla valutazione di alcuni componenti dell'asset. In ballo circa 70-80 milioni, non molto per affari del genere. Pallotta voleva monetizzare maggiormente la sua uscita e riteneva comunque importante l'investimento fatto per il progetto stadio. Il 23 dicembre le parti si sono aggiornate a Londra grazie al lavoro dei due studi legali e hanno dato il via all'operazione fumata bianca che dovrebbe arrivare tra oggi e domani e quindi entro il 2019.
LE CIFRE - Dan Friedkin, il 504° uomo più ricco del mondo grazie all'impero Toyota negli Usa, sta per diventare il nuovo presidente della Roma. Ma quanto pagherà il club? Circa 750-780 milioni così suddivisi: 320 milioni ai quali vanno aggiunti i 270 per l'estinzione del debito con Goldman Sachs e i 150 della ricapitalizzazione. Resta un disavanzo di una decina di milioni, un'inezia. Pallotta lascerà la Roma con un guadagno finale di circa 170 milioni. Nell'affare, come detto, va incluso pure il progetto stadio che dovrebbe vivere a metà gennaio una svolta con l'acquisizione da parte del milionario Vitek delle quote della società Eurnova.
COSA CAMBIA - Nell'immediato poco o nulla. Nel senso che il management resterà lo stesso fino a giugno e anche il mercato di gennaio non dovrebbe vivere grossi scossoni. A giugno, invece, qualcosa cambierà anche se la politica societeria resterà su per giù la stessa. Friedkin tamponerà una situazione in perdita, ma almeno inizialmente non farà sognare la piazza. I paletti imposti dal Financial Fair Play non permettono spese superiori ai ricavi. Niente sanzioni però sulle prime due finestre di mercato visto che l'Uefa concede spese straordinarie ai nuovi proprietari, a patto di avere un piano di rientro. Stop alle cessioni (vedi Zaniolo) e forse un colpo a gennaio (Marian Diaz?) ma con un occhio al bilancio. Poi sarà rivoluzione dirigenziale, anzi è già iniziata, a Trigoria. Lasceranno Baldissoni e Baldini. Resterà almeno fino a giugno il Ceo Fienga mentre non dovrebbe avere problemi il ds Petrachi che ha lavorato molto bene in estate. Il grande ritorno potrebbe essere quello di De Rossi quasi epurato dal Boca. L'ex capitano però non ha ancora deciso se smettere di giocare. Totti, invece, ha già declinato l'invito.
LA PRESENZA - Infine la presenza del presidente. Pallotta manca da oltre 520 giorni. Anche Friedkin senior avrà diversi affari negli Usa, ma la presenza della nuova proprietà sarà assicurata da Ryan Friedkin che si stabilirà in Italia. Uno dei 4 figli del tycoon di Houston che già oggi dovrebbe sbarcare nella capitale. Un po' come avviene all'Inter con Zhang. Ryan, 35 anni e appassionato di soccer, è un producer di docufilm musicali a storie dark e ha già un paio di progetti a Cinecittà.
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