quinta-feira, 12 de abril de 2018

Lazio, Inzaghi: "Ci servirà da lezione". Parolo: "Siamo stati polli..."



Il tecnico biancoceleste dopo l'eliminazione: "La differenza l'hanno fatta i nostri errori, avevamo tutto per passare il turno". Lulic: "Siamo crollati inspiegabilmente in 4'"


Il tecnico della Lazio Simone Inzaghi. Ap
Il tecnico della Lazio Simone Inzaghi. Ap
"Questa serata ci servirà da lezione". Simone Inzaghi sembra voler sintetizzare in questa espressione il film di una serata europea stregata per la sua Lazio dopo l'eliminazione dall'Europa League con il Salisburgo. "Dopo essere stati in vantaggio c'è stato il nostro black out, che non ci voleva - continua il tecnico della Lazio -. In quel momento avevamo la qualificazione in pugno. E purtroppo c'è tanta amarezza. Ma domenica abbiamo subito una grande chance per rialzarci e ripartire: il derby". Cosa ha fatto la differenza contro questo Salisburgo? "La differenza è che loro hanno fatto cinque tiri in porta e 4 gol, noi abbiamo fatto gli stessi tiri in porta ma un solo gol. Nel calcio queste serate ci stanno, ci servirà da lezione". Poi traccia un bilancio complessivo dell'Europa League: "E' stata una bellissima cavalcata, spiace non aver regalato una semifinale che era lì a un passo. Ma in Europa nessuno ti regala niente, e il Salisburgo ha meritato la qualificazione. La differenza l'hanno fatto i nostri errori davanti, dovevamo essere più forti, avevamo tutte le qualità per passare il turno. Dobbiamo ripartire da questa partita".
PAROLO — "Complimenti al Salisburgo, ha meritato la qualificazione. Ma noi abbiamo le nostre colpe, perché siamo stati dei polli a subire il gol del pareggio subito dopo la rete di Immobile: abbiamo peccato di sufficienza, abbiamo dato morale ai nostri avversari, quella rete ci ha tagliato le gambe". C'è tanta delusione nelle parole di Marco Parolo dopo l'eliminazione della Lazio dall'Europa League. "Non siamo ancora una squadra che può ambire a certi traguardi in Europa - dice -. Ci manca qualcosa, non si può perdere una partita così, fino al 60' non avevano mai tirato in porta. Sull'1-1 abbiamo avuto anche un'occasione per andare in vantaggio, mentre loro hanno trovato quel gol da fuori area. Noi ci siamo abbassati troppo, abbiamo perso le distanze e abbiamo subito un'altra rete con una deviazione, poi non siamo stati bravi ad avere la giusta reazione morale. Contro le squadre europee la gara non è finita finché l'arbitro non fischia tre volte: dobbiamo fare mea culpa e resettare tutto perché domenica abbiamo una partita importante".
LULIC — Dello stesso tono anche le parole di Lulic nel fine partita. "Siamo partiti bene, eravamo in vantaggio. Poi siamo crollati inspiegabilmente, a questi livelli basta non essere concentrati per dieci minuti e prendi 4 gol. Mi dispiace - ha commentato Lulic -, non abbiamo fatto per tutta la partita quello che dovevamo fare. Non è stato un calo fisico, più mentale. In quei 15 minuti è andato tutto come non doveva andare. Dopo il 2-1 abbiamo avuto un'occasione, non abbiamo segnato e poi lo hanno fatto loro subito dopo. Manca l'esperienza nel gestire il pallone e il risultato, soprattutto in quei 15 minuti di blackout che abbiamo avuto".

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