sexta-feira, 4 de maio de 2018

Nun zieht es den U19-Nationalspieler, dessen Vertrag im Juni ausläuft, wohl in seine Geburtsstadt Nürnberg. Der Club steht kurz vor dem Aufstieg in die Bundesliga.

Il presidente giallorosso accusato di "condotta scorretta". Verrà giudicato il 31 maggio: "Autorità, Coni e Roma hanno garantito una professionalità mai vista. Orgogliosi dei nostri fan e della città"


James Pallotta, 60 anni. Ap
James Pallotta, 60 anni. Ap
Il presidente della Roma, James Pallotta, è sotto indagine Uefa per "condotta scorretta" dopo le sue parole sugli arbitri in seguito alla partita contro il Liverpool del 2 maggio. Pallotta, fanno sapere da Nyon, verrà giudicato il 31 maggio, cinque giorni dopo la finale di Champions. Tra le frasi sotto inchiesta quella secondo cui “senza Var certe manifestazioni rischiano di essere uno scherzo”. Per adesso, dalla Roma, non si registrano reazioni ufficiali, ma i legali giallorossi sono già al lavoro per capire se Pallotta se la caverà con una multa, un deferimento o soltanto un ammonimento verbale.
DURA REAZIONE — Durissima la reazione del numero uno giallorosso all'Ansa: "Sono sorpreso dall'apertura di questo procedimento disciplinare. Per me è la condotta Uefa ad essere inappropriata. Cosa ne penso del procedimento contro la Roma per organizzazione insufficiente? Sto morendo dalle risate. Autorità, Coni e Roma hanno garantito una professionalità che non ho mai visto in nessun evento sportivo. Non potremmo essere più orgogliosi dei nostri fan e della città".
IL GIORNO DOPO — Pallotta, che aveva lasciato l’Olimpico infuriato per la direzione arbitrale, ieri, a mente fredda, aveva confermato il suo pensiero, correggendo però il tiro, almeno nella forma: "Ho visto il secondo tempo nella stanza degli allenatori, e ho visto delle interessanti "non chiamate". So che gli arbitri fanno degli errori e so anche che poi se ne rendono conto, ma questi si possono risolvere con il Var". Al fischio finale, invece, era andato giù duro: "È assolutamente inaccettabile quello che abbiamo visto. Avete tutti visto le immagini, se ne sono accorti tutti tranne gli ufficiali di gara in campo. Mi riferisco all’episodio del fuorigioco fischiato a Dzeko, che non c’era, e il fallo di mano nettissimo su El Shaarawy. È assolutamente indispensabile l’utilizzo della Var, altrimenti si rischiano figuracce come questa e addirittura si rischia di scadere nel ridicolo".
BALDISSONI — "Pensiamo ai nostri errori, non a quelli dell’arbitro", è il pensiero del direttore generale Baldissoni, a Sky. "Per quanto riguarda Pallotta vedremo. Il presidente ha affermato un principio più generico, che si può fare ricorso alla tecnologia. Poi nell’immediato magari gli è scappata qualche parola più colorita ma non vogliamo mancare di rispetto a nessuno, l’arbitro è il primo a sapere di sbagliare. I giocatori hanno fatto degli errori e noi dobbiamo preoccuparci di quelli come causa della nostra sconfitta - ha spiegato Baldissoni -. Se ci sono stati errori dell’arbitro sono stati riconosciuti prima di tutto da lui stesso. Il rispetto non deve mai mancare, altrimenti non si può continuare a giocare".
 Chiara Zucchelli 

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