domingo, 22 de abril de 2018

Lazio-Sampdoria 4-0, non si ferma la corsa Champions

A segno Milinkovic-Savic e De Vrij prima della doppietta del bomber Immobile, salito a 29 reti (e con Higuain nel mirino). Prosegue la lotta Champions con Roma e Inter



La Lazio ritrova il suo fenomeno da 100 milioni proprio quando le serve di più, in questa entusiasmante lotta spalla a spalla con Roma e Inter che vale la Champions. È lui, Milinkovic-Savic, a segnare la rete che indirizza la partita contro la Samp, andando a tuffarsi su un cross di Radu; ed è sempre lui a dettare ritmi e tempi della gara, come se ne fosse il padrone assoluto. Se poi ci aggiungiamo la fuga che permette a Immobile di andare a segno all’85’, saziando almeno in parte la fame di gol del capocannoniere (poi Ciro troverà tempo per farne un altro), si capisce quanto sia importante per Inzaghi che il gigante serbo abbia recuperato la migliore condizione atletica.
Milinkovic-Savic a parte, il 4-0 alla Samp porta con sé altri messaggi. Dice, ad esempio, che la Lazio sta finalmente provando a riaggiustare una difesa colabrodo (è il secondo «clean sheet» in tre partite); che sa fare fronte alle emergenze (Inzaghi era praticamente senza centrocampisti in panchina e Parolo si è infortunato subito, obbligando Lulic ad accentrarsi); che Immobile non ha abbandonato l’idea di aggiungere alla classifica dei marcatori (ora è avanti 29-26 su Icardi) anche la Scarpa d’oro di miglior goleador d’Europa. E, ovviamente, che i biancocelesti non si stanno squagliando, benché abbiano già giocato 51 partite nella stagione: Roma e Inter sono avvertite.
La partita dura poco più di mezz’ora, il tempo necessario alla Lazio per studiare l’avversario e colpirlo. La Samp fino a quel momento era rimasta bene in campo e anzi l’unico vero tiro in porta lo aveva scagliato Torreira sui guantoni di Strakosha, ma quando Milinkovic-Savic affonda il primo colpo anticipando il neomilanista Strinic si capisce che la gara ha avuto la sua svolta. Il sigillo lo mette De Vrij una decina di minuti più tardi, ancora di testa, ancora saltando davanti al terzino croato (non un bello spot per lui: Gattuso lo avrà visto?).
Il doppio vantaggio dà serenità alla Lazio e spegne i (tenui) ardori blucerchiati, che sopravvivono per un quarto d’ora nella ripresa solo grazie a Zapata. Uscito il colombiano, finisce quel poco che resta della partita, se non fosse per la feroce ricerca del gol da parte di Immobile. Certo è che questa Samp così molle, quasi rassegnata, potrà ben poco nella corsa all’Europa se non si dà una svegliata in fretta.

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