domingo, 22 de abril de 2018

Chievo-Inter 1-2: i nerazzurri soffrono poi Icardi e Perisic risolvono la gara

La squadra di Spalletti corre diversi rischi nel primo tempo poi arrivano le reti dell’argentino e dell’esterno. Nel finale accorcia le distanze Stepinski e Tomovic si divora un gol


(Getty)

La risposta dell’Inter alle romane non si è fatta attendere. Icardi e Perisic hanno steso il Chievo nel secondo tempo e la squadra di Spalletti può continuare a inseguire Roma e Lazio con un punto di distacco in classifica. Ma tanto la partita è stata abbastanza agevole nella ripresa, a parte gli ultimi minuti di gara, per Icardi e soci, quanto era stato complicato nel primo tempo. I nerazzurri, infatti, avevano spesso ruminato calcio ad un ritmo, a volte, che più lento non si può. E il Chievo non ha perso tempo per provare a creare qualche apprensione in area interista.

La gara
Al 12’ Pucciarelli ha sorpreso Handanovic con un tiro che è stato respinto dal palo; poco dopo è stato la volta di Giaccherini, uno dei più intraprendenti, a costringere il portiere a deviare sopra la traversa. Visto l’andazzo che stava prendendo la partita e con Spalletti in piedi davanti alla panchina a imprecare contro i suoi, Rafinha e soci hanno provato ad alzare il baricentro e si sono messi a giocare nella metà campo del Chievo. Al 22’ da Perisic a Rafinha a Karamoh: diagonale fuori di un niente. E’ mancata sulla destra la spinta di uno spento Cancelo, proprio come a sinistra quella di Perisic, mentre Icardi si è accomodato in area in attesa di qualche pallone giocabile. Al 27’ su calcio d’angolo Brozovic ha impegnato Sorrentino in una difficoltosa respinta. Il Chievo, attento, compatto e sempre pronto a ripartire ha spaventato ancora l’Inter al 38’ con Cacciatore che ha impegnato Handanovic in una parata in 2 tempi e a una manciata di secondi dalla fine del primo tempo ancora una parata di Handanovic su un’altra ripartenza della squadra di Maran con Giaccherini che ha liberato al tiro Pucciarelli che, per fortuna degli interisti, non ha calciato come avrebbe dovuto. A giudicare dalle imprecazioni e dai continui richiami di Spalletti ai suoi giocatori durante tutto il primo tempo era scontato che il tecnico, nel chiuso degli spogliatoi, avrebbe alzato la voce senza fare sconti. E, infatti, l’ Inter ha avuto subito una reazione. Sorrentino ha deviato in angolo una punizione di Brozovic e al 5’ il portiere del Chievo ha respinto un altro tiro del centrocampista proprio sui piedi di D’Ambrosio, che ha servito Icardi per una facile deviazione in porta. Il guardalinee Marrazzo ha subito alzato la bandierina per segnalare la posizione di fuorigioco di D’Ambrosio. Ma Valeri ha fischiato un attimo dopo che la palla era entrata in porta. Inevitabile un consulto con il Var Mazzoleni che ha confermato che la posizione di D’Ambrosio era regolare. Valido quindi il gol di Icardi. La squadra di Maran ha accusato il colpo e l’Inter ne ha subito approfittato al 16’: Karamoh ha crossato dalla destra per Rafinha, tocco per Perisic che ha superato Sorrentino con un sinistro da distanza ravvicinata. Il Chievo non si è arreso e, testa bassa, ha costretto la squadra di Spalletti a rintanarsi nella propria metà campo. Un tiro insidioso e potente di Rigoni è stato deviato in angolo da Skriniar. Ripartenza Inter al 32’: galoppata di Perisic e palla a Rafinha con Sorrentino molto bravo a deviare in angolo il tiro del brasiliano. Cambio Inter a 10 minuti dalla fine: fuori Borja Valero, dentro Vecino per gestire il finale di partita con un uomo fresco in mezzo al campo. Ma al 44’ il Chievo ha accorciato le distanze con Stepinski su assist filtrante di Birsa che ha trafitto Handanovic con un violento tiro di destro. E per l’Inter i 5 minuti di recupero sono stati un inferno con Tomovic che non è riuscito a deviare da pochi passi, con Handanovic, un passaggio di testa di Inglese.

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