quinta-feira, 8 de dezembro de 2016

Europa League, Astra Giurgiu-Roma 0-0. I romeni si qualificano ai sedicesimi



Col passaggio del turno già ottenuto, Spalletti lancia le seconde linee. Seck e Marchizza al debutto. Nella ripresa dentro Dzeko e Nainggolan. Radja sfiora il gol, Iturbe spreca al 90'


In una partita dalle scarse emozioni, la Roma pareggia 0-0 a Bucarest e chiude con tre vittorie e tre pareggi il proprio girone di Europa League. La partita di ieri non contava nulla e le motivazioni probabilmente sono rimaste a casa, nonostante impegno e sacrificio. Ma Spalletti torna a casa anche con un paio di note positive, come il buon rientro di Vermaelen e la prestazione di Seck. Per il resto quasi il nulla, meglio mettersi a pensare subito al Milan. Questo pareggio consente ai romeni di staccare il pass per i sedicesimi di Europa League, grazie al contemporaneo 3-2 del Viktoria Plzen sull'Austria Vienna.

GARA TATTICA — Per la Roma non conta niente, appunto, ed infatti Spalletti ha lasciato a casa mezza squadra. Il tecnico giallorosso però ci tiene a vincere e possibilmente anche a fare bella figura, così si gioca anche carte importanti come Strootman ed Emerson, mentre i giovani restano tutti in panchina. La partita però è brutta e non decolla mai, tanto che il fatto segno di maggior nota sono i disordini che scoppiano al 25' nel settore ospiti, quello della Roma. L'Astra Giurgiu inizia con un 5-3-2 abbottonatissimo, quasi rinunciando a giocare, tranne poi cambiando in corsa, appena arriva la notizia del vantaggio dell'Austria Vienna a Plzen. Così Sumudica alza gli esterni (più Nicoara di Stan) e allora anche Spalletti si adegua, passando dal 4-3-3 iniziale ad un 3-4-3 con il centrocampo più folto. La Roma però si nota solo con tre conclusioni (velleitarie) da fuori di Gerson, Totti e Iturbe, mentre ad essere davvero pericoloso è l'Astra Giurgiu sul finale di primo tempo, con il tiro da fuori di Alibec parato da Alisson, che poi replica da vicino anche su Filipe Teixeira, che era però in fuorigioco.
POCHE EMOZIONI — Poi Spalletti inverte di continuo Seck con Emerson e proprio da un errore da ultimo uomo del brasiliano la Roma rischia di andare sotto: Alibec al 5' gli ruba palla e beffa Alisson in uscita, ma il gol viene annullato per una precedente trattenuta nel contrasto del romeno con lo stesso Emerson. Poi la partita si riaddormenta, vivendo di fiammate. Un tiro sbilenco di Totti, un tentativo da fuori di Seto ed una staffilata a fil di palo di Nainggolan (per lui staffetta dal 70' con Strootman). Arriva la notizia prima del pareggio e poi del vantaggio del Plzen con l'Austria Vienna ed allora anche l'Astra non ha più bisogno di cambiare in corsa per trovare la chiave per vincere. Prima del fischio finale c'è ancora tempo per un colpo di testa di Dzeko di poco alto e di un'occasione divorata da Iturbe al 90'. Finisce così: la Roma con la testa al Milan, l'Astra con la gioia di una qualificazione che ad un certo punto sembrava un sogno.

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