terça-feira, 22 de novembro de 2016

Champions, Siviglia-Juve 1-3: gol di Pareja, Marchisio, Bonucci e Mandzukic

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Il rigore di Marchisio dopo il rosso a Vazquez, Bonucci e Mandzukic ribaltano la rete di Pareja: Juve già qualificata



Curioso il destino della Juve. I bianconeri stanno già indirizzando il campionato a novembre. E in Champions, prima dell'impresa di stasera a Siviglia, non avevano mai sbracato. Pur senza incantare. Eppure in molti storcevano il naso davanti al cammino dei bianconeri. Ora il 3-1 di Siviglia può accendere definitivamente la stagione: Allegri va agli ottavi, specialità della casa, con un turno di anticipo. E basterà battere la Dinamo Zagabria, non esattamente il Barcellona di Pep, per chiudere primi nel girone H.
E' un successo di grande spessore quello della Juve. Da grande squadra. Conquistato più di sciabola che di fioretto. I bianconeri vanno sotto in avvio di partita, e in una ripresa giocata con l'uomo in più (rosso a Vazquez al 36') ribaltano il risultato con Bonucci, uomo da gol pesantissimi. E pazienza se la qualità mostrata, al netto delle assenze, non è proprio quella che dovrebbe esibire una squadra con simili valori. Resta l'impresa. Su un campo tra i più difficili della competizione.
TE PAREJA — Parte male la gara della Juve, che presenta un 4-3-3 con Sandro e Cuadrado a sostegno di Mandzukic. Pareja, difensore che non segnava da quasi 2 anni (3 gennaio 2015), pesca il jolly sotto forma di destro al volo dal limite. Buffon non può arrivarci. La Juve fatica, sente la botta. Mandzukic è rifornito poco e male, lui ci mette del suo sbagliando un pari non impossibile. La partita è molto diversa da quella di un anno fa, quando Morata e Dybala sprecarono l'inverosimile. Gli andalusi difendono alla grande, non è un caso che non abbiano mai preso gol in Europa.
MUDO DA BOCCA APERTA — Una mano alla Juve la dà Vazquez, guadagnandosi un secondo giallo tanto evidente quanto inutile e sciocco. Partita ancora più chiara: Siviglia dietro e Juve che fatica a esprimere gioco contro una squadra che su 180' con la Juve ne ha esibiti 160' di catenaccio. Ma il Siviglia è in vena di regali: Mercado trattiene Bonucci in area, Clattenburg decide per il rigore, scelta che fa imbizzarrire gli spagnoli ma che ci sta, regolamento alla mano. Anche se non tutti i contatti di questa entità in area vengono sanzionati.
TUTTO CHIUSO — Per il Siviglia l'1-1 vuol dire primo posto: Sampaoli, tarantolato fino a meritarsi l'espulsione, organizza due linee strettissime nel 4-4-1. Rico non para mai, perché i suoi difensori non danno mai spazi. Pjanic sbaglia troppi palloni per i piedi che ha, Alex Sandro e Cuadrado faticano a rendere scintillanti prestazioni comunque positive. Il Siviglia però cala fisicamente e chiude troppo schiacciato, punito dal sinistro di Bonucci. L'uomo dalla personalità da dichiarare alla dogana da quanto è immensa. E'impresa, nobilitata dal bel 3-1 di Mandzukic (quarto gol stagionale, primo in Champions) nel recupero dopo qualche mischia di troppo.

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