Centravanti sì. Ma non come la tradizione dei numeri 9 imporrebbe. Centravanti sì, ma in salsa brasiliana. E forse per questo Gabriel Jesus piace tanto, sia a chi lo ha già allenato che a chi vorrebbe allenarlo. Come Maurizio Sarri. D'altronde a Fabio Paratici piace da sempre. Così nella lista dei centravanti per la Juve che verrà, il nome di Gabriel Jesus è tornato di grande attualità negli ultimi mesi, pur restando vincolato alle vicende legali del Manchester City in attesa di tutti gradi di giudizio. Resta Mauro Icardi l'obiettivo numero uno della Juve, la maglia numero 9 è lì che lo aspetta da tempo. Ma non è l'unico. Considerando le caratteristiche completamente diverse di Gabriel Jesus, ecco che le due strade possono essere battute entrambe senza il rischio di troppi incroci.
LA SITUAZIONE – Difficile in questo momento ipotizzare la valutazione giusta che ne fa il City, dipenderà inevitabilmente dagli effetti dell'emergenza sanitaria e dal futuro in termini disciplinari del club. Intanto si ragiona anche su quali contropartite possano fare al caso del calcio di Pep Guardiola, che non smette di pensare a Leonardo Bonucci (incedibile o quasi) ma che accetterebbe di buon grado anche di riabbracciare Douglas Costa. Erano quasi 80 i milioni che il City avrebbe investito per Flash nel 2018, il no della società bianconera era figlio del potenziale di Douglas Costa nel tridente con Cristiano Ronaldo ma i continui stop del brasiliano hanno di fatto dimezzato il valore sul mercato. Resta una carta preziosa. Con la Juve pronta a fare il possibile per riaprire la pratica Gabriel Jesus, inseguito già nel 2016 ai tempi del Palmeiras, quando poi l'offerta del City sbaragliò la concorrenza bianconera e rese vano il corteggiamento sul territorio brasiliano portato avanti soprattutto da Javier Ribalta. Altri tempi. Intanto la Juve non si è di sicuro dimenticata di Gabriel Jesus.
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