Il responsabile dell'area tecnica del club: "Spostando i playoff si rompono gli equilibri mentali. Il campionato disputato è importante e c’è un lavoro dietro della società di qualche anno che ha dato risultati. Inzaghi? Vive per il proprio lavoro"
Il Venezia attende di scendere in campo per disputare i playoff contro il Perugia e continuare così a sognare la promozione in Serie A. Nelle scorse ore anche il responsabile dell'area tecnica del club, Leandro Rinaudo, ha parlato di questo prossimo impegno e non soltanto ai media: “Il rinvio dei playoff? Premesso che il Cittadella ha ragione, perché in questi casi ci vuole equità e vanno fatte rispettare le regole, quanto deciso è un danno per noi. Spostando i playoff si rompono gli equilibri mentali - ha detto Rinaudo, che poi passa a parlare del gruppo - abbiamo ancora fame. Non siamo per niente appagati, ma non sarà per niente semplice. La mia gavetta da calciatore? Credo sia fondamentale fare gli step giusti in maniera graduale, ti formano al livello calcistico tecnico-tattico, ma sopratutto a livello caratteriale. Inoltre saper vivere dei momenti negativi è di fondamentale importanza".
"Inzaghi vive per il proprio lavoro"
Il responsabile dell'area tecnica del Venezia ha poi parlato anche di Inzaghi: "Il campionato disputato è importante e c’è un lavoro dietro della società di qualche anno che ha dato risultati. Ci apprestiamo a fare i playoff e non siamo appagati, lo ripeto, ma siamo fiduciosi. Inzaghi ha avuto un percorso di crescita importante al Venezia. Vive per il proprio lavoro, dedica il 99% delle giornate al suo lavoro e per questo raggiunge risultati. Il Napoli ha una storia importantissima e una piazza ed una tifoseria che ti trasporta per cui tutto è amplificato. A Venezia invece, la società era fallita e anno dopo anno, oltre la parte tecnica, il presidente ha aggiunto dei tasselli interni di professionisti. Se anche io penso meglio non affrontare il Parma ai playoff? No, sinceramente io credo che alla fine del campionato ognuno ha quel che si merita. Naturalmente la fortuna è sempre bene averla dalla propria parte, però io credo che in questo momento Palermo, Venezia, Cittadella, Perugia, Frosinone, siano tutte squadre difficili da affrontare. I playoff rappresentano un mini-torneo più stressante, perché il tempo è poco, perché non si può sbagliare, perché non esiste tempo per recuperare una partita fatta male. Credo che se stai bene fisicamente e soprattutto mentalmente puoi dire la tua. Ma non c’è una favorita".
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