Milan fuori dalle competizioni europee, o meglio, dall’Europa League: il rischio c’è, esiste, è concreto. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la "Brexit" rossonera è un’ipotesi che il club valuta come realistica. Ovviamente, cambierebbero un po’ di cose, dal mercato, che sarebbe meno ricco, all’umore di alcuni giocatori, che potrebbero chiedere di andar via. Perché un conto - evidenzia la rosea - è giocare all’Emirates, un altro esprimersi in stadi meno nobili e più di provincia.
POSSIBILE FUGA - Finora nessuno ha mostrato segnali di insofferenza, ma la sentenza della Uefa potrebbe cambiare gli scenari. La fede rossonera suggerirebbe a Donnarumma di rimanere per riscattarsi, ma il suo agente, Mino Raiola, da sempre scettico sul progetto cinese del Milan, non la pensa allo stesso modo. La voglia di Europa e le possibili richieste dall’estero potrebbero aprire un caso Bonucci, anche se Leo si è presentato come riferimento del nuovo corso. Una eventuale esclusione dalle Coppe, inoltre, potrebbe rappresentare un freno alla crescita di Romagnoli, il quale (giustamente) ha ambizioni europee. E poi ci sono Rodríguez, Biglia e Bonaventura, altri giocatori che potrebbero accogliere male un possibile "stop" da Nyon.
GIOVANI - Siamo, ovviamente, nel campo delle ipotesi, ma i timori dei tifosi potrebbero presto materializzarsi. Va ricordato, però, il prestigio della maglia rossonera. Così la vedrebbero i più giovani: Conti, ad esempio, poco si curerebbe del resto, così come Calabria e Kessie, due dei protagonisti dell’ultima stagione. Anche Cutrone continuerebbe ad avere il Milan nel cuore. Come lui Locatelli, Abate e Calhanoglu, che in Gattuso ha trovato una guida e un abile consigliere.
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