domingo, 14 de junho de 2020

Inter, Conte si consola con Eriksen. Ma ora deve ritrovare il vero Lautaro



Meno uno. Dalla lista degli obiettivi stagionali, l'Inter deve depennare la Coppa Italia. In finale va il Napoli di Rino Gattuso e i nerazzurri, che pure al San Paolo hanno giocato bene, si leccano le ferite. "Meritavamo noi la finale. Abbiamo intrapreso la strada giusta. Il gol preso è stato una leggerezza. Christian si sta integrando, abbiamo avuto modo di lavorare insieme", dice Antonio Conte, che si consola come può: il pressing dal primo minuto, l'ordine in campo e la buona partita di Eriksen. Oltre a segnare direttamente da calcio d'angolo, il trequartista danese ha avuto buone idee, ha trovato un'intesa perfetta con Brozovic e - unico dei suoi - ha anche capito per tempo il contropiede del Napoli, costato la finale.
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Cosa non va

Capitan Lorenzo Insigne, a partita finita, ha commentato così il gol azzurro, nato da un lancio lungo del portiere: "Ospina con i piedi quelle cose le sa fare. Le proviamo in allenamento". L'Inter invece gli schemi su calcio d'angolo non deve averli provati abbastanza: con Skriniar e De Vrij in area avversaria a saltare, a correre dietro a Insigne e Mertens avrebbe dovuto esserci Barella. Non c'era, e Young si è trovato solo a tentare d'interrompere la linea di passaggio fra gli attaccanti napoletani, in attesa del rientro di Eriksen, che per primo ha visto il movimento del portiere partenopeo. Per dare fastidio a Juve e Lazio in campionato, e per preseguire il cammino in Europa League in agosto, di "leggerezze" simili l'Inter non se ne potrà permettere.

L'enigma Lautaro

Il Toro, apparso sorridente e carico in allenamento, in campo al San Paolo invece non si è visto. Maksimovic lo da dominato, soprattutto sulle palle alte, togliendogli spazio e respiro. Una serata storta può capitare a tutti, ma la paura dei tifosi interisti è che Lautaro voglia risparmiarsi e abbia la testa già al Barcellona, che da mesi lo corteggia. Per portarlo in Catalogna i blaugrana dovranno pagare i 111 milioni di clausola, valida fra il 1° e il 15 luglio prossimi, o convincere l'Inter ad accettare qualcosa meno. E magari anche giocatore come contropartita. Intanto, però, Il Toro è un giocatore dell'Inter, e spetta a Conte motivarlo. Proprio sullo stato di forma dell'argentino, e sulla sua intesa con Lukaku, l'ex ct ha puntato per portare la sua Inter a giocarsi la vetta della Serie A, almeno per un girone.



Il Napoli conquista la finale di Coppa Italia





Al San Paolo finisce 1-1 tra Napoli ed Inter: Gattuso vola in finale contro la Juventus.




E' il Napoli la seconda finalista della Coppa Italia. Al San Paolo finisce 1-1 tra gli azzurri e l'Inter: Eriksen segna subito su calcio d'angolo, Mertens trova il pareggio al 41' che fa volare la squadra di Gattuso in finale dove mercoledì sfiderà la Juventus dell'ex Sarri. Nota di merito per il folletto belga che diventa il miglior marcatore azzurro di tutti i tempi. 
LA PARTITA
L'Inter alla prima occasione passa subito in vantaggio: Eriksen, alla battuta del primo corner della partita, calcia teso ma la palla che viene leggermente deviata  inganna Ospina e si incassa in rete. I neroazzurri pareggiano subito i conti rispetto all'andata di febbraio.
Il Napoli prova a reagire ma la manovra resta molto imprecisa e così è la squadra di Conte a fare la partita controllando il possesso palla. Al 16' l'Inter trova un altra buona iniziativa con Candreva, particolarmente attivo, ma il suo sinistro dal limite finisce oltre il montante.
I padroni di casa conquistano un ottima punizione al 19' ma la conclusione di Mertens finisce ampiamente a lato. La vera occasione per il Napoli nasce al 24' da un retropassaggio folle di Bastoni, ma Mertens scivola perdendo  il tap-in a porta vuota.
L'Inter torna a farsi vedere sempre dalla destra con Candreva che mette in mezzo un pallone che finisce sulla testa di Lukaku, girata di testa a lato. E' ancora il belga a rendersi pericoloso e svetta in area, ma questa volta Ospina è reattivo.
Al 41' il Napoli pareggia con Mertens: il tutto nasce da un rinvio immediato di Ospina per Insigne che libera al centro per il belga che freddo davanti ad Handanovic mette in rete l'1-1.
Nel secondo tempo l'Inter accusa il colpo ed abbassa il ritmo: la prima occasione della ripresa è del Napoli al 54' con Insigne che riceve in area ma il suo diagonale sfiora il palo lontano. 
Gli azzurri giocano meglio, rilassati invece i neroazzurri sembrano pagare lo sforzo fisico fatto nel primo tempo. Al 64' è ancora Insigne a rendersi pericoloso ma questa volta il suo tiro è facile preda di Hamdanovic.
Conte prova a stravolgere la squadra tirando fuori Lautaro, Candreva, Young ed inserendo Sanchez, Moses e Biraghi. Gattuso risponde a sua volta con Callejon, Fabian, Milik, Allan e Younes al posto di Politano, Elmas, Zielinski, Insigne e Mertens.
Nel finale l'Inter trova diverse occasioni prima con Moses-Sanchez  e ben due volte Eriksen che mettono paura al Napoli che però tiene e vola in finale di Coppa Italia. Mercoledì la grande sfida con la Juventus dell'ex Sarri.

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