L'emergenza Coronavirus ha fermato il calcio mondiale e la Lega Serie A ha avanzato oggi la proposta sul taglio degli stipendi dei calciatori. Un comunicato che non il presidente dell'AIC Damiano Tommasi non accetta.
L'ex centrocampista della Roma ha commentato senza mezzi termini ai microfoni dell'Adnkronos:
"Questo taglio proposto dalla Lega di A che vuol dire? Che verranno pagate le tasse su quel taglio lì o no? Nel qual caso vorrebbe dire anche meno soldi nelle casse dello Stato. E soprattutto questi soldi non sono finalizzati nè a rifinanziare il sistema, nè a proteggere le categorie più basse, nè a fare attività sociale. Un taglio secco che va a finanziare un'attività imprenditoriale di fatto con i contratti dei giocatori. E' una cosa veramente paradossale e incomprensibile".
Tommasi entra nel dettaglio della questione con parole dure e punta il dito anche contro le società:
"Ci sono società che devono ancora pagare il mese di gennaio e siamo ad aprile. La prospettiva di come uscire da questo sistema e ricalibrarlo come può passare da queste persone...".
Secondo il numero uno dell'AIC è stata fatta fin troppa confusione nella gestione di questa situazione:
"Assolutamente non me lo aspettavo, è una cosa che si commenta da sola. Poi continuano a mandare e raccomandare programmi di allenamento, a monitorare i giocatori a dire non muovetevi che adesso si riprende e poi dall'altra mi dici che se non si ricomincia non ti pago più... è quasi schizofrenia".
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