Fabio Disingrini
Il gusto pieno del tornare a battere i tedeschi, vendicare la sconfitta europea, la questione di San Marino, l'imbattibilità di San Siro, la bontà di "Italia Novanta"... E chi più ne ha più ne metta fino a domani sera, quando Italia e Germania si sfideranno a Milano per un'"amichevole" carica di significati.
Il gusto pieno del battere i tedeschi
Il primo motivo per non perdersi la partita di domani è anche il più ovvio: Italia-Germania non sarà mai, anzi MAI UN’AMICHEVOLE. “Testa al campionato”, motivi sperimentali, folate di gioventù e arie d’ouverture: chi più ne ha più ne metta, poi però a battere i tedeschi c’è sempre più gusto.
Vendicare la sconfitta europea
Valeva per la Spagna contro di noi lo scorso mese, varrà per l’Italia domani: la ferita europea non s’è ancora rimarginata, anche perché di perdere contro la Germania non vorremo mai farci un callo. È un nuovo sentimento di rivalsa dopo averli sempre battuti: un successo per sanare l’eliminazione da Euro 2016 e ripartire da dove abbiamo smesso nel 2012: la migliore delle abitudini o, se vorrete, quel vizio da non smettere.
La questione San Marino
Aggiungiamoci il caso scoppiato intorno alla “partita inutile” di San Marino, fra le indelicate parole di Thomas Müller e Karl-Heinz Rummenigge contro “Una Nazionale che non ha niente a che fare con il calcio professionistico”. Certo che l’esilarante decalogo anti-Germania redatto da Alan Gasperoni su Facebook (fidatevi, è qualcosa d’imperdibile…) basterebbe a zittire i tedeschi che in fondo sono sempre “Quelli che mettono i calzini bianchi sotto i sandali”… Però, già che ci siamo, non potremmo vendicare i nostri parenti più stretti?
L'imbattibilità di San Siro
L’Italia ha giocato a Milano 55 gare ed è stata sconfitta solo due volte dall’Ungheria (1911 e 1925). A San Siro però, in 42 incontri dal 1927 a oggi, non ha mai perso! Sono 31 vittorie e 11 pareggi, con 2 precedenti tedeschi (1940, Italia-Germania 3-2; 2013, Italia-Germania 1-1) e una storica imbattibilità da difendere domani come 3 anni fa, quando un insospettabile Abate rispose alla rete iniziale di Mats Hummels.
La bontà di "Italia Novanta"
Noi italiani soffriamo un po’ di sindrome dell’erba del vicino, eppure domani avremo l’”occasione sportiva” di dimostrare, anche a scapito delle parole "di pretattica" di Ventura ("La Germania è nettamente superiore all'Italia") che i nostri giovani non valgono meno di quelli tedeschi. Donnarumma, Perin; Izzo, De Sciglio, Romagnoli, Rugani, Zappacosta, Cataldi, Gagliardini, Verratti, Bernardeschi, Politano, Sansone; Insigne, Belotti, Immobile, Zaza e Lapadula: sono 18 i convocati da Ventura nati nei Novanta! Ma davvero abbiamo qualcosa da invidiare alla sempreverde Germania?
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