domingo, 4 de dezembro de 2016

Juventus-Atalanta 3-1: Vecchia Signora in gran spolvero, Dea al tappeto

Resultado de imagem para flag italy

Alex Sandro, Rugani e Mandzukic sono i marcatori per la Juventus, ma è stata tutta la squadra di Allegri a girar bene nella vittoria ottenuta contro l'Atalanta.
Numeri impressionanti: 24 vittorie casalinghe di fila per la Juventus , tredicesima consecutiva in Serie A contro l' Atalanta . Sì, l'orribile trasferta di Genova è definitivamente alle spalle, prestazione anti Dea convincente in lungo e in largo. La fredda serata sabauda lascia ai campioni d'Italia tre punti significativi e, parallelamente, tante chiavi individuali degne di nota: Mandzukic super, Rugani certezza, sistema di gioco positivo e propositivo. Dato negativo: altro giro, altro goal subito. Poca roba l'Atalanta vista allo Stadium, timida e priva di idee, schiacciata – verosimilmente – dal peso di dover continuare a stupire. Le favole, tuttavia, non sempre hanno il lieto fine.

VIA DI TREQUARTISTA – Vecchi amori tattici per Allegri. Il 4-3-1-2, sistema di gioco utilizzato spesso e volentieri alla prima stagione al timone bianconero, rappresenta per il mister di Livorno un modulo produttivo. E se per tanto tempo la caccia all'agognato '10' ha accompagnato le puntate di mercato rigorosamente a tinte bianconere, l'attualità vede in Pjanic il tassello ideale da schierare dietro le punte. E contro la compagine orobica, preposta al calcio organizzato e alla velocità d'esecuzione, la Juventus non si presenta con il consueto 3-5-2. Buffon in porta; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Alex Sandro nel pacchetto arretrato; Marchisio in cabina di regia affiancato dall'intensità di Sturaro e il senso tattico di Khedira; Pjanic alle spalle di Mandzukic e Higuain. Gran momento per l'Atalanta, reduce da sei vittorie di fila, eguagliato il record della stagione 2013/14. Poco da inventare, classifica dolcissima e momento straordinario. Squalifica pesante: Gagliardini. L'ex Gasperini, tecnico delle giovanili zebrate dal 1994 al 2003, disegna un 3-4-1-2 formato da Sportiello in porta; Toloi, Caldara e Masiello in difesa; Conti, Kessié, Freuler e Spinazzola sulle fasce, Kurtic a tutto campo a supporto di Gomez e Petagna.
ALEX SANDRO-RUGANI – Voglia di fare la partita. Voglia di spedire la disfatta di Genova nel dimenticatoio. La Juventus approccia diligentemente al match, baricentro alto e ritmo coinvolgente. Atalanta con una missione differente, compagine nerazzurra proiettata a chiudere gli spazi per poi ripartire con qualità e rapidità. La prima occasione capita sui piedi di Higuain, nello specifico altruista ma impreciso. Madama è in serata e, grazie a un sinistro beffardo di Alex Sandro, passa in vantaggio. Neanche il tempo di esultare e ci pensa Rugani, con una zuccata, a fulminare Sportiello; secondo goal stagionale per il giovane centrale toscano. Freuleur, per un'entrata decisa su Khedira, finisce nella lista degli ammoniti. Punizione di Pjanic e Sportiello a salvare.
CONCENTRAZIONE BIANCONERA – L'Atalanta, colpita da un doppio schiaffo sonoro, non riesce quasi mai a rendersi pericolosa dalle parti di Buffon. Gomez ad arretrare il raggio d'azione per favorire i flussi di gioco, Juventus attenta in fase difensiva. Con il trascorrere dei minuti, amministrando il vantaggio, il ritmo della Vecchia Signora cala di intensità, possesso della Dea sterile ed elementare. La parte conclusiva del primo tempo si spegne senza squilli. Padroni di casa preposti alla massima concentrazione, nessun dettaglio lasciato al caso. Da segnalare una copertura difensiva di Mandzukic: tanti applausi per il croato.
MANDZUKIC DA URLO – Juventus a imporre la propria identità, Atalanta in contropiede. Insomma, il copione nella ripresa non cambia. Modifiche a gara in corso per Gasperini: dentro Grassi e Pesic per Conti e Petagna. E nella girandola dei cambi ci finisce anche Khedira sostituito da Lemina. Allegri dalla panchina chiede ai suoi maggiore pazienza in fase di impostazione, inutile sprecare energie e, soprattutto, palloni. Marchisio, con una bella giocata dalla distanza, impegna severamente Sportiello. L'Atalanta non c'è. La Vecchia Signora sì. Eccome. E Mandzukic, con una torsione aerea, si toglie la soddisfazione del sussulto personale.
GLORIA PER FREULER – Mandzukic, maiuscolo in tutto e per tutto, riceve una meritatissima standing ovation; dentro – non al top – Cuadrado. Non male anche la performance di Pjanic, più a suo agio senza compiti tattici, rimpiazzato negli attimi finali dall'esperto Evra. La partita si spegne, quasi, con estrema naturalezza su un risultato tondo. Un quasi dovuto al guizzo di Freuler, inutile ai fini del risultato, ma che testimonia come la truppa orobica non molli mai.

Nenhum comentário:

Postar um comentário