sexta-feira, 3 de abril de 2020

Milan-Paquetà, tutti i numeri di un affare disastroso

​Un amore improvviso, impetuoso. Ma spentosi lentamente nel giro di poco più di un anno. Lucas Paquetà aveva fatto sognare i tifosi del Milan, quando a gennaio dello scorso anno era arrivato con Piatek all'ombra della Madonnina: un colpo da Champions, o almeno questa era l'ambizione con cui Leonardo Maldini avevano convinto Elliott a investire sul suo acquisto. Aspettative completamente disattese e a distanza di 14 mesi il bilancio è estremamente negativo: per il brasiliano al momento si può parlare di flop, in campo e a bilancio.
CAMPO IMPIETOSO - E proprio i numeri sul campo giocano un ruolo importante nella bocciatura di Paquetà. Il suo impatto all'arrivo a Milano era stato positivo, con un gol e due assist nelle prime sette uscite tra Coppa Italia, Supercoppa Italiana e campionato, e in generale un contributo importante nel filotto di vittorie in Serie A della squadra di Gattuso fino alla metà di marzo e alla sconfitta nel derby. Sfortunatamente per l'ex Flamengo, quel gol e quei due assist sono anche stati gli unici acuti di una prima (mezza) stagione chiusa con il rosso diretto contro il Bologna e la squalifica che lo ha costretto a saltare gli ultimi tre impegni di campionato. E la stagione successiva, quella in corso e ora ferma per l'emergenza coronavirus, è andata anche peggio: un solo assist a inizio ottobre contro il Genoa in 19 presenze (due in più rispetto a quelle collezionate al termine del 2018/19) e una panchina vista con sempre più frequenza, soprattutto con Pioli che da dicembre in poi lo ha utilizzato da titolare in una sola occasione, a febbraio contro il Torino, complice anche il cambio di modulo e il passaggio al 4-4-2.
LE CIFRE - E se i numeri in campo sono impietosi, non sono più rosei i dati puramente economici dell'affare. 38,4 milioni di euro corrisposti al Flamengo per il cartellino di Lucas, ai quali si sono aggiunti altri 2,9 milioni di oneri per gli agenti: un affare da oltre 40 milioni di euro, cui sommare anche le spese per l'ingaggio di un giocatore sempre più ai margini del progetto. Non un caso dunque che già a gennaio Boban stesse valutando ipotesi in uscita, su tutte il PSG dell'ex Leonardo (proprio l'autore del 'colpo' in rossonero), senza che queste siano andate in porto. Ora non c'è più Boban, separatosi bruscamente dai rossoneri, c'è Gazidis a progettare il prossimo mercato ma la musica non è cambiata e il nome di Paquetà resta sulla lista dei possibili partentianche come pedina di scambio in eventuali operazioni che possono svilupparsi nei prossimi mesi: come il Benfica, che potrebbe intavolare con il Diavolo un discorso che comprenda il trasferimento di Florentino in Italia. A complicare però qualunque idea resta la valutazione, perché il brasiliano pesa sul bilancio del Milan ancora per 28 milioni e per Elliott è fondamentale non andare al di sotto di questa cifra per evitare una minusvalenza: sarebbe un'altra sconfitta in un affare già in perdita per i rossoneri.

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