Joe Barone, in questo momento di estrema difficoltà per Firenze e non solo, si sente molto più italiano che americano: "Assisto con meraviglia alla creatività e alla positività che questo popolo sta mostrando in un contesto così complicato. Siamo meravigliosi, torneremo più forti di prima". Lo ha detto il Direttore Generale della Fiorentina ai microfoni di Violachannel.tv, che lo ha raggiunto per telefono. Sì, perché anche lui è chiuso in casa come il resto della città. L'emergenza Coronavirus ha reso deserte strade e piazze: "Ma spero che stiano tutti bene - si è augurato - a guardare la tv o a parlare con i familiari". Il COVID-19 ha colpito in modo particolare la Fiorentina. Vlahovic il primo caso positivo, seguito poi dai vari Cutrone, Pezzella e il fisioterapista Stefano Dainelli: "Sono tutti sotto controllo - ha spiegato Barone - ognuno sta seguendo il protocollo assegnato. Il nostro dottore Luca Pengue e il suo staff stanno facendo un lavoro incredibile, sono davvero contento di loro".
"Usciamone, poi valuteremo scenari"
Joe Barone è rimasto a Firenze, mentre Rocco Commisso segue interessato dall'America: "Chiama tante volte al giorno - ha svelato - si informa di tutto, vuole sapere come stiamo. Sente il dottore e tutti i giocatori, i collaboratori. Lui legge tutto quello che si dice sull'Italia e in particolare su Firenze. Ci è vicino, ci aiuta anche se è lontano. Vorrebbe stare qui con noi e insieme al figlio Giuseppe, rimasto in città con me". Ci sarà poi da valutare l'impatto economico che la pandemia del Coronavirus, con tutte le sue cause, avrà sul calcio italiano: "La Lega è molto unita, ci sentiamo ogni giorno in video conferenza con Dal Pino, De Siervo e tutte le squadre. Ora pensiamo ad uscire da questa situazione, a tornare il prima possibile alla normalità, Con Rocco e gli altri collaboratori delle società stiamo ipotizzando degli scenari che dovranno essere presi in considerazioni. Non solo i calendari ma anche cosa valutare per salvaguardare il mondo del calcio da possibili collassi e difficoltà che si potranno riscontrare a partire dalle società più piccole. Ma sono fiducioso che si possa trovare la giusta ed equa soluzione. Gli italiani si stanno dimostrando ancora una volta un popolo unico e generoso".
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